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‘Il rilancio di Arezzo? portare gente in città’

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‘Il rilancio di Arezzo? portare gente in città’

Portare gente ad Arezzo salverà l’economia locale. Per questo la città ha bisogno di eventi che riescano a mobilitare il grande pubblico. E per questo i commercianti del centro storico hanno deciso di mobilitarsi costituendo un gruppo di lavoro che dovrà programmare alcune iniziative, poche ma di livello e di grande capacità attrattiva, trovando le risorse adeguate per realizzarle.

La decisione è nata ieri (mercoledì 19 ottobre) nel corso della partecipatissima riunione che si è svolta presso la sede della Confcommercio aretina. Oltre cento le persone che hanno animato una sorta di “stati generali” del commercio in centro storico, utile a capire che cosa gli operatori vogliono e possono fare per valorizzare la città. Ognuno è arrivato con un bagaglio di idee e proposte per far riemergere Arezzo dall’impasse in cui è caduta. Ad ascoltarli, erano presenti anche l’assessore al commercio e turismo del Comune di Arezzo Michele Colangelo e il presidente della Camera di Commercio Giovanni Tricca.

“Se non c’è gente in città e i nostri negozi sono vuoti, possiamo essere bravi quanto vogliamo e avere i prodotti migliori del mondo, ma non venderemo nulla. Se invece portiamo tanta gente, sarà più facile far quadrare i conti delle nostre aziende”. Con la concretezza di sempre, il presidente della Confcommercio Benito Butali ha riassunto così il punto di vista della categoria che la sua associazione rappresenta. Ieri, nel corso dell’incontro guidato dalla presidente del Terziario Donna Anna Lapini insieme agli altri firmatari della lettera di covocazione (Luciano Biondini, Valentino Caldiero, Luigi Del Mecio, Roberto Duranti e Francesco Veraldi), il “grande vecchio” del commercio aretino ha anche stigmatizzato il “partito del no” che troppo spesso ad Arezzo si mobilita per ostacolare qualunque iniziativa di successo.

Un invito, quello di Butali, che i commercianti hanno accolto in pieno, tanto che la prima riunione del neoeletto Comitato si svolgerà già giovedì prossimo. Ventisette gli operatori che ne faranno parte, coordinati da quattro referenti, uno per ogni zona del centro storico: Giovanni Bracciali per la parte alta, Luciano Biondini per quella mediana, Roberto Duranti per il “basso Corso” e Anna Pernici per Via Vittorio Veneto. Il loro compito sarà quello di individuare, con l’aiuto dello staff Confcommercio, gli eventi necessari a promuovere città ed economia.

Le linee guida del loro lavoro sono già state tracciate ieri insieme ai moltissimi colleghi presenti alla riunione: apprezzamento per le iniziative a sfondo enogastronomico, di richiamo facile e immediato, e in condizioni di mobilitare pubblico come poco altro, ma “alzando il tiro” con temi a sfondo artistico-culturale.

Tra le idee lanciate: l’apertura serale straordinaria, per due giorni, nel periodo natalizio (una sorta di “Shopping sotto la stella… cometa”), un festival internazionale del cinema di genere (horror, fantasy, erotico, ecc), che porti ad Arezzo i tanti appassionati e gli addetti ai lavori; una mostra d’arte contemporanea tra negozi e spazi espositivi del centro, magari legata alla manifestazione Artexpo organizzata da Arezzo Fiere e Congressi, oppure addirittura un ciclo organico di eventi culturali cadenzati nel tempo.

Poi, la necessità di puntare sul turismo, recuperando il gap che la nostra città sconta rispetto ad altre destinazioni toscane. In questa direzione, va per esempio l’idea di realizzare un “portale di destinazione” che metta in rete tutte le risorse, oppure quella di sollecitare il Touring Club Italiano alla ristampa della guida su Arezzo e provincia, fuori catalogo dal 2000 ma utile a richiamare l’attenzione sui tesori locali tra un pubblico di viaggiatori attenti e cultori del bello.

Anche l’assessore al commercio e turismo del Comune di Arezzo Michele Colangelo ha sottolineato la necessità di investire sul turismo: “Stiamo costruendo da zero il sistema turistico aretino, cercando un coordinamento fra tutte le risorse e gli attori esistenti. Un lavoro lungo, che portiamo avanti con il sistema degli Osservatori Turistici voluti dalla regione. Ma nel frattempo, dobbiamo continuare a puntare sugli eventi per portare gente in città. Eventi ben programmati, ben strutturati, non sovrapposti, che siano beneficio per tutti”.

Al riguardo delle risorse necessarie a realizzare le manifestazioni, la vicepresidente Anna Lapini ha bonariamente “preteso” che il presidente della Camera di Commercio, vista la sua provenienza proprio dalle fila del terziario, “si impegni a trovare risorse per sostenere le iniziative che i commercianti ritengono indispensabili per promuovere la città. Quello che non manca alla nostra categoria sono le idee, ne abbiamo fin troppe, e abbiamo anche la struttura e le capacità per realizzarle. Troviamo piuttosto un filo conduttore per inserire ogni iniziativa in un progetto strategico di sviluppo della città. Altrimenti rischiamo di correre a vuoto”.

Il presidente della Camera di Commercio Giovanni Tricca ha quindi colto l’appello sottolineando: “la Camera di Commercio è di la casa di tutte le categorie economiche e di tutte bisogna tenere conto. Quindi è legittimo che anche gli imprenditori del commercio chiedano che siano destinate risorse alle iniziative che loro decidono di proporre, purchè siano di interesse generale e nel rispetto delle modalità di erogazione dei contributi previste dall’ente camerale”.