Home Attualità Viabilità Inaugurata la cassa di espansione sul torrente Ambra

Inaugurata la cassa di espansione sul torrente Ambra

0
Inaugurata la cassa di espansione sul torrente Ambra

Bucine – Una risposta alle esigenze di sicurezza idraulica dell'abitato di Ambra e la realizzazione di un tratto importante per la mobilità dolce e ciclabile. Sono questi gli importanti risultati resi possibili dalla realizzazione della cassa di espansione sul torrente Ambra e dell'annesso sentiero ciclopedonale, inaugurati oggi in quella che è stata una vera e propria festa popolare. Insieme, infatti, autorità, cittadini e ciclisti, con una delegazione della sezione aretina della Federazione Amici della Bici. A tagliare il nastro dell'opera il Presidente della Provincia Roberto Vasai, l'Assessore Regionale Annarita Bramerini, il Sindaco di Bucine Sauro Testi e l'Assessore provinciale Antonio Perferi. “Ricordiamo – ha affermato l'Assessore Perferi – che gli eventi di piena del fiume Ambra dei primi anni '90, unitamente a quello del 1966, hanno lasciato un triste ricordo di disagi, preoccupazioni, danni e, purtroppo, vittime. Per questo l’Amministrazione Provinciale di Arezzo ha ritenuto di dare la priorità nella realizzazione a quelle opere di laminazione destinate a mettere in sicurezza sia l’abitato di Ambra, che frequentemente viene invaso dall'acqua durante le piene più salienti, sia tratti della viabilità principale di fondo valle. Contestualmente alla realizzazione di un'opera che serve essenzialmente alla mitigazione del rischio idraulico siamo andati a realizzare un percorso ciclopedonale che per noi è fondamentale perché fa parte di un sistema già definito e progettato che collegherà la Val d'Ambra a senese e all'Eroica, in accordo anche con la Provincia di Siena, e dall'altra parte a quella che si chiama la ciclopista dell'Arno”. L’opera è costituita da una “vasca di laminazione delle piene” che è ubicata poco a monte dell'abitato di Ambra. Questa opera è posta trasversalmente al torrente e, essendo dotata di un dispositivo a bocca tarata, regola il deflusso delle acque in modo da rilasciare a valle una portata di piena compatibile con le difese arginali presenti lungo il fiume trattenendo i volumi di acqua eccedenti e formando, a monte, uno specchio d'acqua che si prosciugherà al calare della piena quando il volume di acqua accumulato rientrerà in alveo. La zona, opportunamente delimitata da un’arginatura di contenimento, è costituita dall’ampia area agricola pianeggiante attraversata dal fiume Ambra, libera da costruzioni e vincoli urbanistici, situata poco a monte dell'omonimo centro abitato, in posizione idonea a svolgere la difesa di questo ed anche del tratto della strada statale Valdambra precedente e successivo alla frazione. Il sistema ha il massimo effetto laminante in presenza di un evento di piena di frequenza duecentennale (cioè che può manifestarsi in media una volta ogni duecento anni), ma le opere sono progettate in modo che non vengano sormontate dall'acqua anche in occasione di eventi eccezionali, cioè neppure da un evento di piena di frequenza millenaria. Il manufatto di laminazione, in calcestruzzo, è dotato di una bocca fissa (o tarata) ed è stato localizzato poco a valle della confluenza nell’Ambra con il borro di Lusignana. A monte di questo dispositivo si estende la piana destinata ad essere sommersa durante l’evento di piena, e in grado di trattenere un volume d’acqua di oltre un milione di metri cubi, adeguato per ottenere l’effetto di laminazione richiesto. La presenza delle opere non comporta alcuna limitazione alla attuale e futura destinazione dell’area a coltura agraria. Il dispositivo entra in funzione automaticamente, senza cioè manovre di alcun genere, allorché la portata di piena del fiume superi quella transitabile attraverso la bocca tarata. Secondo la entità e la durata della piena l’area occupata dall’acqua sarà più o meno estesa e la permanenza dell’acqua nei terreni circostanti il torrente non supererà le 8-10 ore. Il costo totale dell'intervento è pari a tre milioni e mezzo di euro: “un concorso di risorse che arrivano dalla Regione, in parte dallo Stato e dagli enti locali – ha commentato l'Assessore regionale Annarita Bramerini. Per fortuna queste opere sono state realizzate e si stanno realizzando un po' in tutta la Toscana perché invece per il futuro la mancanza di risorse dovuta ai tagli che arrivano dal Governo renderà molto più difficili interventi come questi”.