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Ingolf Wunder in concerto alla Casa Museo di Ivan Bruschi

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Arezzo – Arriva una star della musica classica (Venerdì 18 Marzo, ore 21.00) al Festival Cameristico Internazionale presso la Casa Museo di Ivan Bruschi promosso dalla Fondazione Ivan Bruschi amministrata da Bancaetruria e dall’Associazione Musicisti Aretini. Ingolf Wunder è infatti il giovane pianista al mondo più lanciato verso una carriera internazionale di altissimo livello. Infatti pur avendo ottenuto il 2° e non il 1° premio al recente 16° Concorso Internazionale “F. Chopin” di Varsavia nel 2010 sta rapidamente scalando i vertici del concertismo (anche il pianista croato Ivo Pogorelich era stato eliminato nel 1980 con grande scandalo al Concorso Internazionale “F. Chopin” e da lì era partita la sua carriera internazionale). Nel mese di gennaio di quest’anno Wunder ha infatti firmato ad Amburgo un contratto in esclusiva con la più importante casa discografica al Mondo la Deutsche Grammophon per la quale inciderà l’integrale di Chopin.

Il concerto di Arezzo è l’unica data italiana (in esclusiva) dell’artista che si esibirà poi in una tournée in tutto il mondo. Il programma è monografico e prevede l’esecuzione dei brani di Frederic Chopin incisi nel disco Deutsche Grammophon che uscirà in Aprile: Nocturne Op. 9/3 in si maggiore, Sonata n. 3 Op. 58 in si minore, Scherzo n. 4 Op. 54 in mi maggiore, Andante Spianato et Grande Polonaise Op.22 in mi bemolle maggiore.

Al Concorso Internazionale “F. Chopin” di Varsavia ha vinto anche il premio del pubblico e quello per la miglior esecuzione del Concerto per pianoforte e orchestra e per la miglior interpretazione della polonaise-fantaisie. Ingolf Wunder è nato l’8 Settembre del 1985. Ha ricevuto le sue prime lezioni di musica all’età di 4 anni, e ha ottenuto i primi successi musicali suonando il violino all’età di 8 anni. Avendo raggiunto un alto livello di abilità strumentale con il violino, Ingolf ha cominciato a studiare il pianoforte a 14 anni; un insegnante notò casualmente il suo straordinario talento e lo incoraggiò a studiare seriamente. All’età di 14 anni Wunder dette il suo debutto presso la Schubertsaal del Wiener Konzerthaus e fu il successo di quel debutto che lo persuase ad abbandonare il violino per dedicarsi interamente allo studio del pianoforte. Successivamente ha studiato presso la prestigiosa Academy of Music di Vienna. Sicuramente le prime impressioni che si riceve nell’ascoltarlo suonare sono l’equilibrio e la parsimonia con la quale usa la sua prodigiosa tecnica e la sua eccezionale abilità musicale nel costruire un pezzo "così che pare si dipani davanti a lui un meraviglioso paesaggio sonoro, rivelato all’ occhio da un unico sguardo". Il senso drammatico della struttura che sta alla base di molte delle sue esecuzioni si deve probabilmente alle sue prime esperienze nella Scuola di Musica, dove poteva indugiare non solo nel suo amore per la musica in generale ma anche spingersi ai limiti della suo insaziabile appetito musicale sperimentando nuovi linguaggi e nuove forme. L’apparente illimitata tavolozza dei suoi colori nasce proprio dalla sua precoce curiosità musicale e grazie anche alla sua straordinaria memoria. E’ uno dei doni più preziosi del talento di Wunder, e uno di quelli che solo pochi grandi virtuosi possiedono, quello che fa si che il pubblico sia interamente catturato e ammaliato dalla musica da lui eseguita in quell’esatto istante. Perfino durante l’esecuzione di brani particolarmente ostici e di difficile comprensione, si può comunque percepire il suo proverbiale scatto d’ingegno . Tra le caratteristiche più notevoli del modo di suonare di Wunder c’è la sua sconvolgente abilità nell’illuminare i più minuti dettagli mentre, allo stesso tempo, egli fa in modo che ognuno di loro converga in un unico grande disegno. Wunder rimuove ogni tradizionale barriera tra l’esecutore e l’ascoltatore. Al contrario di molti musicisti della nuova generazione, Ingolf Wunder non fa sfoggio del suo acume contrappuntistico (anche se per chiarezza polifonica non è secondo a nessuno), non ci stupisce con miracolose prestidigitazioni, con l’eleganza degli ornamenti o con il rigore musicologico. Indubbiamente egli trascende l’intero concetto di storicismo nell’intepretazione, lo rende infine irrilevante illuminando, con un’arte che sconfigge qualsiasi analisi, la magnifica universalità della musica stessa. All’età di 15 anni, ha già suonato molti concerti e ha già fatto il suo debutto da solista con le orchestre di tutto il mondo in Austria, Francia, Germania, Cina, Lussemburgo, Cipro, Belgio, Portogallo, Stati Uniti D’America, Repubblica Ceca, Ungheria, Italia e Polonia. Il 24 Novembre 2010 ha suonato con la Cracow Philharmonic Orchestra presso la Grande Sala del Musikverein di Vienna .
Il concerto registra già il tutto esaurito in prevendita da più di un mese.
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