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La Bottega Rinascimentale alle scale mobili

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Arezzo – E’strutturato sul modello della bottega rinascimentale, l’atelier per la realizzazione dell’affresco della battaglia di Eraclio contro Cosroe II di Piero della Francesca e appartenente al ciclo della leggenda della vera Croce nella chiesa di San Francesco ad Arezzo. Realizzeranno l’opera su una parete delle scale mobili, 10 allievi provenienti da Argentina, Francia, Germania, Israele, Palestina, Polonia, Spagna, Stati Uniti insieme a 20 studenti del Liceo Artistico di Arezzo che si alterneranno durante le due settimane di lavorazione. Iconograficamente la battaglia è un groviglio di uomini e cavalli tra spade sguainate e vessilli sventolanti.
La “bottega rinascimentale”è stata aperta questa mattina alla presenza del Sindaco Giuseppe Fanfani, e dell’assessore Franco Dringoli insieme al Presidente della Seum Riccardo Stolzuoli e all’insegnante Tiziana Rosi del Liceo Artistico. Presenti i giovani stranieri ed italiani che realizzeranno l’opera. Un sindaco particolarmente a suo agio di fronte alla pannellatura che ospiterà l’affresco ha commentato: “è uno speciale biglietto da visita per chi arriva nella nostra città e sono onorato che questo affresco venga realizzato da giovani di esperienze e culture diverse. E’ un progetto importante per valorizzare e far conoscere le bellezze di Arezzo e durante i 15 giorni di lavorazione troverò una giornata per dare anch’io il mio contributo in questa particolare bottega rinascimentale”.
L’affresco, di oltre 200 metri quadrati, è parte di un progetto più ampio inserito in quello di Scenografia Urbana del Piuss e rientra nell’ambito delle attività formative, di valorizzazione del patrimonio storico architettonico del territorio e dell’incontro tra diverse culture della Scuola Europea dei Mestieri.
“Abbiamo già centrato un obiettivo importante – sostiene il Presidente Seum, Riccardo Stolzuoli. Quello di avere qui stamani, pur tra le molte difficoltà burocratiche di visti e di permessi, tutti i ragazzi stranieri che partecipano alla realizzazione dell’affresco. Ci tengo a presentarli: dal Marocco Khalid Elbastriovi, da Akko in Israele Ayelet Lugassy, da Barcellona lo spagnolo Ramon Navarro, da Asturias l’altro spagnolo Manuel Fernandez, da Parigi la francese Lucie Bernier, da Nablus in Plaestina Sameh Abdo, dalla Tunisia Arrami Alaeddine, dalla Finlandia Saila Koskinen, ancora dalla Spagna Erique Moya Gonzales e dall’Argentina Jeronimo Landaburu. A loro si aggiungeranno oggi pomeriggio tre ragazze americane della Oklahoma University e si alterneranno nelle due settimane di lavorazione, 20 studenti di varie classi del Liceo Artistico di Arezzo”.
Entusiasti ed emozionati i giovani che stanno per iniziare l’affresco.
Tutti concordi i ragazzi stranieri nel commentare come “è un progetto internazionale che mette in relazione persone tra i 16 ed i 40 anni, con storie e culture diverse: una grande esperienza che unisce le nostre capacità e le diverse conoscenze che abbiamo”.
I ragazzi del Liceo Artistico: “è un’occasione importante per fare qualcosa di concreto che ci aiuta a mettere in pratica quello che impariamo a scuola. E’ un’esperienza che ci fa superare la timidezza e ci aiuta a crescere dal punto di vista umano e professionale”.