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La mostra ‘Collezioni del Louvre a Cortona’ chiude con 38500 visitator

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La mostra ‘Collezioni del Louvre a Cortona’ chiude con 38500 visitator

Cortona – Si è chiusa domenica 31 luglio scorso, dopo aver preso avvio il 4 marzo 2011, la mostra “Le collezioni del Louvre a Cortona: Gli Etruschi dall’Arno al Tevere”, una delle più importanti mostre archeologiche dell’anno che ha visto il MAEC ormai consolidare il proprio ruolo europeo, dopo aver iniziato questa nuova esperienza nel 2008 con l’Ermitage di San Pietroburgo.
Tante sono le ragioni di soddisfazione, dichiara il Sindaco di Cortona Andrea Vignini:
“In primo luogo questa esperienza ha segnato l’avvio di una convenzione di partenariato triennale con il Louvre, che porterà ad altre collaborazioni internazionali con il prestigioso museo, alcune delle quali saranno definite alla fine di quest’anno; in secondo luogo la grande capacità da parte dell’Amministrazione Comunale di Cortona, dell’Accademia Etrusca e del MAEC di operare una concreta attività di found raising per iniziative di spessore, legandosi sponsor privati quali Ente Cassa di Risparmio, Banca Popolare di Cortona, Coingas, Antinori -La Braccesca; Valdichiana Outlet Village, Arezzo Fiere e Congressi, Cantarelli spa e ricevendo il sostegno di Regione Toscana e della Provincia di Arezzo, nonché patrocini ministeriali e di istituti di cultura italiani e francesi; altresì è da sottolineare la soddisfazione di un proficuo rapporto con i soggetti attuativi della mostra: Villaggio Globale International per l’organizzazione generale e la promozione a livello nazionale dell’evento su tutte le maggiori riviste specializzate e quotidiani, Skira per la stampa del catalogo, il gruppo di progettazione di Andrea Mandara e Francesca Pavese per l’allestimento e il piano di comunicazione generale.
Uno dei nostri più importanti obiettivi, continua il Sindaco Andrea Vignini, era la destagionalizzazione dell’offerta culturale cortonese, iniziata quest’anno con i primi di marzo e quindi con un concreto aiuto all’economia turistica della città. In tal senso mi sembra giusto riconoscere che questo obiettivo è stato centrato.”
DI grande valenza anche la la creazione di partenariati e convenzioni con soggetti quali Automobil Club Italia, Touring Club, Feltrinelli.
Per quanto riguarda i numeri il dato complessivo dei visitatori registrato alla mostra è di 38.500 visitatori, con un incasso di circa 210.000 euro.
Il mese migliore è stato aprile con 8500 ingressi, il giorno migliore è stato il lunedì di Pasqua con circa 600 ingressi.
Con questi dati, conclude il Sindaco Vignini, il MAEC si posiziona quale Museo Archeologico più visitato della Toscana.”

I biglietti erogati sono ripartibili nelle seguenti categorie:
interi: 41 %;
scolastici: 13%;
ridotti: 22% di cui convenzionati ACI, Feltrinelli, Touring circa la metà;
gratuiti: 18% ( In particolare questo dato è importante in quanto di questo 18% 6000 sono cittadini cortonesi, una cifra straordinaria ed impensabile ma che conferma il grande attaccamento della popolazione alla sua storia ed al MAEC);
Unico abbinato al Museo Diocesano 6%
I visitatori sono stati per il 70% italiani (adulti, gruppi, famiglie e scolaresche, specialmente da Toscana e Umbria) fino a quasi tutto il mese di aprile. A partire dal mese di maggio si sono avvicendati per molta parte gli stranieri, che costituiscono circa il 30% dei visitatori totali, distribuiti tra Americani, Inglesi, tedeschi, francesi, olandesi, danesi, russi, cinesi, sudamericani.
La mostra Capolavori Etruschi dell’Ermitage aveva chiuso con 27.500 visite.
Grazie ad un progetto realizzato con gli studenti del Liceo Classico Luca Signorelli sono state condotte centinaia di interviste su un folto campione di visitatori:
La maggior parte dei visitatori è giunta a vedere la mostra per interessi culturali;
– Il 50% già aveva visitato il Museo;
– 30% si era documentato prima su riviste o media;
– Il 60% manifesta il desiderio di acquisire maggiori informazioni sugli argomenti trattati;
– Il 95% ha visitato il museo oltre che la mostra;
– Solo il 10% ha effettuato acquisti al bookshop;
– La maggior parte dei visitatori ha saputo della mostra da stampa specializzata, quotidiani, manifesti e affissioni;
– Il 50% dei visitatori ha trovato lamostra chiara, il 20% ricca di materiale e interessante;
– La maggior parte degli italiani dichiarano di essere “molto soddisfatti” della mostra, la maggior parte degli stranieri “soddisfatti”. Moltissimi di loro sottolineano la cortesia e la preparazione del personale;
– Il 50% dichiara di essere a Cortona in vacanza (equamente divisi tra Hotel, agriturismo e casa vacanze) mentre l’altro 50% di essere andato appositamente alla mostra;
– Oltre il 60% supera i 45 anni di età;
– Oltre il 60% è in possesso di un diploma di scuola superiore o laurea;
– Oltre il 30% sono dirigenti o professionisti, mentre un altro 30% sono studenti universitari;
Le sfide future del MAEC partono già dal dicembre 2011 che prevede il recupero delle strutture espositive utilizzate nelle mostra del Louvre, utilizzandole per realizzare, nella prima sala adiacente sulla piazza Signorelli, il nuovo bookshop del MAEC.
Nel 2012 è programmata la presentazione dei nuovi materiali rinvenuti nel corso dello scavo del secondo circolo orientalizzante del Sodo, che troveranno ubicazine definitiva nel museo, mentre per il 2013 posso fin da ora annunciare che prevediamo di allestire una mostra sul contributo anglosassone alla nascita dell’etruscologia, che permetterà di concentrare a Cortona i materiali più belli pubblicati per la prima volta nel 1726 nell’opera De Etruria Regali, edito a Firenze nel 1726 con il contributo finanziario di un giovane patrizio inglese, Thomas Coke, il futuro Lord Leicester. Per la realizzazione della mostra abbiamo preso contatto con alcuni dei principali musei europei, sia per il prestito dei materiali pubblicati nel De Etruria Regali finiti nelle loro collezioni, sia per la collaborazione al catalogo. A questa mostra, nella quale saranno esposte alcune delle più note e famose “icone” etrusche, contribuiranno anche collezioni e istituti privati di cultura esteri, in particolare hanno aderito i discendenti di quel Thomas Coke che finanziò la pubblicazione del De Etruria Regali assicurando i prestiti necessari, nonché musei di grande prestigio come il Museo Archeologico Nazionale di Firenze e il British Museum.
Il 2012 sarà anche il momento della nascita della Fondazione MAEC che servirà operativamente per gestire il Museo e le tombe che passeranno dallo Stato al Comune
Stiamo già elaborando una bozza di statuto che porterà alla realizzazione di una fondazione partecipata (fondazione MAEC) per la gestione del MAEC e del Parco Archeologico, condizione necessaria prevista dal codice dei Beni Culturali per ottenere il passaggio di gestione dei monumenti di proprietà statale (tra i quali il tumulo II del Sodo) al Comune di Cortona.