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Lady Gaga in un intervista esclusiva a Vanity Fair

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Lady Gaga in un intervista esclusiva a Vanity Fair

Milano – In una canzone del nuovo album, intitolata Government Hooker – “prostituta di governo” – c’è un verso, “I love you Papito”, che farebbe supporre un riferimento ai recenti scandali politico sessuali italiani. “Li conosco”, conferma Lady Gaga. “Ho sempre avuto la curiosità di sapere che cosa pensano, in quei momenti, le donne che vanno a letto con gli uomini potenti”. Le disprezza o le ammira? “Né l'una né l'altra cosa. Penso che dovrebbero fare buon uso dell'occasione, capire quanto sono potenti, loro, grazie al sesso”. Una strofa dice: “Mettimi le mani addosso, John Fitzgerald Kennedy”. “Ho immaginato a come Marilyn potesse sentirsi. Onnipotente o sfruttata? Non lo so. Ma vorrei che le donne si sentissero sempre forti”.

Di questo, e di molto altro, parla Stephanie Angelina Germanotta, 26 anni, in arte Lady Gaga, nell’intervista esclusiva a cui Vanity Fair dedica la storia di copertina del numero in edicola da mercoledì 18 maggio. L’intervista, che esce a pochi giorni dall’uscita – il 23 maggio – del nuovo album Born this way, è stata realizzata a Cannes, la sera dell’inaugurazione del Festival.
Il cinema le interessa? “Sì, molto. Il mio regista preferito è Martin Scorsese”. Che è di origine italiana come lei. “Sono italianissima, io. Guardi questo anello. Era del mio nonno paterno, Giuseppe Germanotta.

E' morto tre mesi fa, lo adoravo, faceva scarpe: vede quanto sono italiana?”. Riesce difficile immaginarla mentre fa cose normali, quotidiane, come dormire o mangiare. “Ovviamente le faccio! Cucino, anche. Sono una brava cuoca. Con un pomodoro faccio miracoli. Ma, mi creda, sono molto più me stessa sul palcoscenico che quando mi lavo i denti… Diventare Lady Gaga è stata la mia salvezza. Così mi sono sbarazzata di tante paure, così mi sono lasciata alle spalle anni di rifiuti e negatività, troppi brutti ricordi di quando andavo a scuola”. Vittima di bullismo? “Da morire. Una volta dei ragazzi mi buttarono in un bidone della spazzatura. Sull'armadietto c'erano sempre scritti insulti. Le altre ragazze parlavano male di me. Dicevano che ero dentona, nasona. Ma a me il mio naso piace. E' forte, è italiano”. Un’altra ragazza magari sarebbe andata a cambiarselo. “Io cambio tutti i giorni pettinatura, trucco e unghie. Molto più divertente che andare dal chirurgo! Ecco, magari, dopo che avrò avuto un figlio, mi rifarò il seno”. Vuole figli? “Certo. Ma adesso è presto! (Gaga è tornata single dopo una relazione con il batterista Luc Carl, ndr)”. Per vedere la photogallery http://www.vanityfair.it/people/mondo/2011/05/17/lady-gaga-quando-bulli-chiamavano-dentona