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‘Lavoriamo per tornare alla gestione pubblica dei servizi essenziali’

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‘Lavoriamo per tornare alla gestione pubblica dei servizi essenziali’

Arezzo – I gruppi consiliari Federazione della sinistra (per la provincia) e Sinistra per Arezzo (per il comune) intendono portare avanti nelle rispettive assemblee e nella società civile un percorso unitario tra le forze “a sinistra del Pd” che hanno contribuito al successo del recente referendum che ha dato “un indirizzo politico preciso che le amministrazioni non possono oscurare o non tenere presente”. Così ha esordito Alfio Nicotra, consigliere provinciale che sottolinea come “dare per scontata fedeltà elettorale, da parte del Pd, in un momento di fluidità sarebbe un errore e un tradimento del vento nuovo che sta soffiando in Italia e in provincia di Arezzo dove Bianchi e Caciulli per un soffio non sono diventati i Pisapia e i De Magistris locali. L'elettorato di sinistra è a favore di un processo di aggregazione: lo dimostrano i dati di Sansepolcro, unico comune coinvolto in un processo realmente unitario a sinistra. Nel capoluogo, il metodo di ripartizione dei seggi ha dato adito a un risultato di maggioranza assoluta a vantaggio di un partito che non ha raccolto neanche il 40% dei voti. Unità a sinistra per noi è un intento che confermiamo con l'iniziativa 'La sinistra dei beni comuni', venerdì 1 luglio alle 21,15 a piazza Sant'Agostino. Ci saranno Massimo Rossi, ex-presidente della provincia di Ascoli Piceno, Roberto Musacchio, già parlamentare europeo, Danilo Bianchi, candidato sindaco a Sansepolcro. Obiettivi: rilanciare un percorso unitario e valorizzare i risultati del referendum. La sinistra e i verdi sono stati fin dall'inizio gli unici sostenitori dei quesiti accanto al movimento dei cittadini e dei comitati su cui non mettiamo certo il cappello perché non sarebbe giusto. Questa consultazione è stato un messaggio chiaro: la cosa pubblica richiede logiche diverse dal premiare ex sindaci che hanno portato il loro Comune al dissesto economico. Le amministrazioni comunali devono essere case di vetro, invece continuano a cristallizzarsi situazioni da vecchia politica, in particolare il Pd dovrebbe abbandonare pratiche che non appartengono alle forze democratiche della sinistra”.
Franco Dringoli: “quest'area politica che all'epoca si identificava con Rifondazione Comunista è stata l'unica a votare contro la creazione di Nuove Acque in Consiglio Comunale. Abbiamo proseguito negli anni questa battaglia fino al referendum del giugno scorso sempre con desiderio di cambiamento e volontà unitaria. Adesso la spinta alla ripubblicizzazione dei servizi pubblici essenziali, acqua in primis, deve trovare sbocco concreto nelle realtà locali. Noi vogliamo promuovere una riflessione su questo argomento ed essere un punto di riferimento per questo genere di politiche. Presenteremo atti specifici nei Consigli di appartenenza per identificare il percorso migliore per tornare alla gestione pubblica del servizio idrico”.
Il consigliere comunale Aurora Rossi: “a proposito di questo atto, esso si presenta alternativo a quello del Movimento 5 Stelle, condivisibile in termini generali ma legato a una logica di 'massimi sistemi' rispetto alla quale privilegiamo soluzioni specifiche e proposte incisive. Intanto la proposta più importante, tra le altre, è quella dell'istituzione di una commissione consiliare speciale che in 3 mesi, comunque in tempi rapidi, avrà il compito di fare indagini, audizioni e prendere in esame tutti gli aspetti, giuridici, contabili, amministrativi ed economici per delineare un percorso certo di ripubblicizzazione. Ci riferiamo anche all'illegittimo ingresso di Acea in Nuove Acque, ripescata in qualche modo dopo la gara del 1999. C'è difficoltà a discutere con il Pd di questi argomenti. È vero che va lasciato tempo al tempo, vediamo se dopo i primi due Consigli Comunali di rodaggio e la partita delle nomine, per le quali il Pd sta mostrando un atteggiamento di presunta autosufficienza, si apriranno spazi di discussione seri. Credo che il risultato elettorale di Arezzo dipenda anche dal lavoro di 5 anni di precedente amministrazione in cui tutta la colazione si è impegnata unitariamente”.