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Libia, arrivati due C-130 con gli italiani

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Roma, 24 feb. (Adnkronos/Ign) – Anche oggi sono proseguite le operazioni di rimpatrio degli italiani. I due C-130 dell'Aeronautica Militare provenienti dalla Libia sono atterrati nel tardo pomeriggio all'aeroporto militare di Pratica di Mare, nei pressi di Roma. Con l'arrivo dei voli, a distanza di circa un'ora l'uno dall'altro, sono tornati a casa oltre numerosi nostri connazionali diversi cittadini francesi, sloveni e inglesi. Alcuni di loro con in braccio dei bambini, gli occhi stanchi e impauriti. "Stanno partendo tutti, ma noi italiani non siamo stati in pericolo. La preoccupazione in Libia è che ci sia il caos dopo Gheddafi", dice una signora di Bologna, appena sbarcata dal secondo C-130 (a bordo 97 persone, tra cui 55 italiani) arrivato all'aeroporto intorno alle 20.30. In Italia è giunta anche l'equipe di 11 archeologici della Sapienza diretta dal professore Savinio Di Lernia. Intorno alle ore 19 era arrivato anche l'altro C-130 con a bordo 47 persone (24 italiani e gli altri funzionari dell'Onu, della Fao e di altre organizzazioni). "Le bande si scatenano di notte, abbiamo avuto paura", racconta un connazionale appena arrivato. "All'aeroporto è un caos assoluto -spiega un altro testimone- il consolato ci ha assistito, ma molte città sono fantasma. Di giorno la situazione sembra più tranquilla, ma di notte si scatenano le violenze. Quando Gheddafi ha fatto il discorso in televisione, la popolazione ha avuto paura. Il problema è la notte". Sono diversi gli italiani, provenienti da Azzawyia, lavorano lì da tempo. "Siamo stati chiusi dentro il nostro campo, non abbiamo visto le violenze raccontate dai media, ma la situazione e' complessa. Ci hanno consigliato di ritornare". Finora sono "1100 gli italiani già rimpatriati, alcuni su voli Alitalia, altri su voli speciali, mentre ne restano meno di 400 che a nostra conoscenza sono ancora in attesa di rientro", ha detto il capo dell'unità di crisi della Farnesina Fabrizio Romano spiegando durante un briefing con la stampa a Roma che molti dei connazionali in attesa di rimpatrio si trovano al momento a Misurata. "Ci sono situazioni di criticità che coinvolgono cittadini italiani", ha poi aggiunto e "queste criticità sono di non facile soluzione". Ma sulla questione c'è "riserbo".

Articlolo scritto da: Adnkronos