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Libia, è battaglia ad al-Zawiyah

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Tripoli, 5 mar. – (Adnkronos/Aki/Ign) – E' ancora battaglia ad al-Zawiyah, in Tripolitania. I militari fedeli al regime hanno ripreso questa mattina l'offensiva contro i ribelli spingendosi verso il centro dopo aver sfondato, secondo quanto riferito dalla tv araba 'al-Jazeera', le difese dei rivoltosi lungo la porta orientale della città. Pronta la contromossa degli insorti che ha avuto la meglio (sparati anche razzi Rpg) sui carri armati delle brigate fedeli al Raìs costretti a fare retromarcia. "I carri armati si sono ritirati e il centro della città è ancora nelle nostre mani – ha affermato Mohammed Salem, alla tv satellitare 'al-Jazeera' – dopo una violenta battaglia oggi". Un altro esponente degli insorti, Abdel Jabbar al-Zawi, enumera le vittime: "Negli scontri di oggi sono morti 25 rivoltosi e otto soldati di Gheddafi. Altri tre soldati sono stati invece catturati. I rivoltosi hanno distrutto quattro carri armati e diversi veicoli militari che erano entrati nel centro della città" Altro fronte caldo, Bengasi. Qui è di almeno 27 morti il bilancio dei raid aerei compiuti nella notte dai caccia libici contro alcuni obiettivi presenti fuori la città della Cirenaica. Secondo quanto riferisce la tv satellitare 'al-Arabiya', i caccia hanno preso di mira alcuni depositi di armi presenti nell'area di Wadi al-Qatara, a poca distanza da una zona residenziale abitata da lavoratori asiatici. I caccia hanno anche colpito l'aeroporto della città e altri obiettivi considerati importanti per i rivoltosi. Inoltre, vicino Bengasi l'esplosione accidentale, così riferisce la BBC, di un deposito di armi e munizioni ha provocato la morte di almeno 17 persone, distrutto un capannone e danneggiato un altro. Per oggi è prevista la prima riunione del Consiglio nazionale creato nei gorni scorsi dall'opposizione libica e dai rivoltosi che controllano Bengasi. Per motivi di sicurezza i leader della rivolta non hanno reso noto dove si terrà la riunione, anche se tutti i membri del Consiglio si trovano nella provincia libica della Cirenaica. Tema dell'incontro sarà la gestione della sicurezza nelle zone liberate dal regime e un'eventuale offensiva da lanciare verso la Tripolitania. Intanto, le autorità libiche chiedono in una lettera distribuita ai 15 paesi del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di adottare un atteggiamento di fermezza nei confronti degli "Stati che stanno minacciando di ricorrere alla forza nel paese". "Tale azione – si legge nella missiva – contrasterebbe con la Carta delle Nazioni Unite e le norme del diritto internazionale sulla sovranità di uno stato ed il non intervento negli affari interni di quello stesso stato o sulla violazione della sua sicurezza ed integrita' territoriale". Nella lettera si chiede inoltre che le sanzioni approvate dall'esecutivo Onu "vengano sospese in attesa che si accerti la verità" su quanto accaduto.

Articlolo scritto da: Adnkronos