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Liste di attesa, la risposta dell’USL 8 di Arezzo

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Liste di attesa, la risposta dell’USL 8 di Arezzo

Arezzo – La Asl8 di Arezzo pubblica nel proprio sito internet istituzionale le liste di attesa per le prestazioni specialistiche. Una scelta voluta fortemente per non nascondere nulla sia delle difficoltà, ma anche delle cose che funzionano. Un modo, secondo l’Azienda, affinché tutti i cittadini e fra loro in primo luogo gli amministratori, i politici e i professionisti del settore, possano controllare con trasparenza lo stato dell’arte, sapendo cioè cosa li aspetta nel momento della prescrizione di una visita specialistica. Sono tabelle di facile consultazione, che seguono le indicazioni che arrivano dalla Regione Toscana.
La prima di queste riguarda le garanzie che devono essere date ai cittadini utenti.
La normativa regionale più recente sul governo delle liste di attesa ribadisce che ogni Azienda deve garantire i tempi di attesa massimi previsti in “almeno una delle sedi dell’Azienda” stessa, sia che si tratti di presidi pubblici o privati-convenzionati. Ribadisce altresì che la soluzione delle lunghe liste di attesa risiede principalmente nella richiesta di “esami appropriati”. Una indicazione sulla quale l’Azienda sta lavorando in tutte le sue articolazioni, sia nelle capacità di risposta, sia nella appropriatezza della domanda, per evitare soprattutto danni alla salute stessa dei cittadini (va evitato il rischio di sottoporre inutilmente le persone ad esami, specie radiologici, che comunque espongono a radiazioni).

Premessa necessaria per poter dare una risposta alle affermazioni diffuse oggi dal vicepresidente della commissione sanità della Regione Stefano Mugnai sulle lunghe liste di attesa nella Asl 8.
Risposta sulla parte tecnica e non su quella politica, che non è di certo argomento di pertinenza della Asl, impegnata invece sul piano organizzativo, tecnico e clinico.

ECCO I DATI COMPLETI
Oggi, 3 agosto, guardando il sito della Asl emerge che è possibile fare una risonanza magnetica per qualsiasi parte del corpo, in un massimo 32 giorni. Parliamo di esami programmati, quindi non urgenti, per i quali esiste un canale privilegiato, che prevede una attesa massima di 72 ore, correlata al quesito clinico.
Il cittadino che si presenta ad punto Cup si sentirà proporre la sede con i tempi più bassi: qualora rifiuti la migliore offerta che l’Azienda può garantire in una delle sue sedi e indica invece una scelta personale, i tempi di attesa saranno quelli minimi possibili in quella sede, ma a volte anche lunghi.
Vediamo nel dettaglio i casi citati dal consigliere Mugnai.
Per le ecografie Mammarie fa riferimento a 196 giorni in Valdarno e 118 in Casentino: ad Arezzo viene eseguito in 25 giorni.
Risonanza alla colonna, 210 giorni Arezzo, 25 a Terontola. Colonscopia, 131 giorni ad Arezzo, 97 in Valdarno, che però scendono a 20 recandosi all’ospedale della Fratta.
Risonanza all’encefalo, 139 giorni ad Arezzo, 32 a Terontola
Passando alle tac, ci sono due presidi (Valtiberina e Valdichiana), con tempi da record, tra i 15 o i 20 giorni. Mugnai cita la Tac addome: 109 giorni in Valdarno, che scendono a 19 giorni se l’esame si esegue in Valtiberina.

Affermare che non esiste una criticità sarebbe ingiusto, ma la risposta, nei tempi e nei modi dovuti, è garantita. Da sottolineare ancora una volta che stiamo parlando di esami definiti “programmabili”, cioè di quelli che i medici prescrittori non hanno ritenuto e (quindi nemmeno classificati), come prioritari o urgenti.