Arezzo – Ideologia o Turismo, questo è il bivio letale per Arezzo. Leggo del Comune che, barcamenandosi tra varie pressioni, decide che il 1° Maggio, festa nazionale, ma anche week end della Fiera Antiquaria, i negozi del centro saranno chiusi.

Chi era in centro domenica scorsa ha visto già quanti turisti vi erano, quindi la stagione delle grandi manovre turistiche è già avviata.
In un momento dove l’economia locale, ivi compreso i negozi del centro, soffre si continua col paraocchi alla celebrazioni di feste, che pur importanti, sono un potenziale danno. In realtà piccole come Cortona sono anni che durante tutto il periodo estivo i negozi sono aperti 7 giorni su 7, ma specialmente in qualsiasi festa, e con orari estesi, e ad Arezzo si celebra ancora il Festival dell’Ideologia, e si tiene chiuso. Firenze e Siena idem, sempre aperti.
Non si fa si fa il bene di Arezzo stendendo calendari iperbolici con regole e regoline che per sapere quando i negozi saranno aperti occorre uno studio attento. Il Turista non deve fare slalom su trabocchetti non comunicati di chiusure e per venire ad Arezzo dovrebbe andare a consultare il regolamento delle aperture nascosto in qualche anfratto del sito comunale dimenticando che viene per godere in modo facile ed immediato, non per fare ricerche giuridiche in internet.

Quindi la migliore cosa sarebbe che almeno durante tutto il periodo estivo, ivi compreso le feste nazionali, i negozi siano sempre aperti dando la discrezione al singolo esercizio di rimanere chiuso. Può darsi che i negozi debbano organizzarsi per questa nuova mentalità, ma se non si inizia, e non fanno allenamento, Arezzo MAI diventerà a pieno titolo una città Turistica.

Francesco Macrì
Candidato Sindaco, AREZZO DOMANI