Marcinelle: Inas Cisl, ricordare tragedia non basta, serve più

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Welfare****Marcinelle: Inas Cisl, ricordare tragedia non basta, serve più impegno su sicurezza lavoro***Roma, 5 ago. (Labitalia) – "Ricordare Marcinelle non basta: 980 morti sul lavoro, 775.000 denunce per infortunio, e 42.350 per le malattie professionali nel 2010, reclamano un impegno ben più ampio di una semplice commemorazione". Lo dichiara il presidente del patronato Inas Cisl, Antonino Sorgi, in occasione del 55mo anniversario della tragedia nella miniera belga in cui persero la vita 136 italiani, che ricorre l'8 agosto. "L'aumento spaventoso delle malattie professionali, le morti bianche che continuano a verificarsi -dice- ci costringono a pensare al presente, a tutte le vite in pericolo: a questo deve servire il ricordo, sempre vivo nella nostra memoria, di quanto avvenuto al Bois du Cazier, dove morirono anche 136 italiani, approdati in Belgio per cercare una vita migliore". "Ciò che è avvenuto a Marcinelle -sottolinea- è dunque tragicamente attuale. Per questo, oggi l'Inas investe sulla prevenzione, con la nascita recente di sportelli specializzati in ogni sede, dedicati all'assistenza e alla tutela di chi è colpito da malattie professionali, ma anche di chi è vittima di infortuni sul lavoro". "Crediamo profondamente nel valore della prevenzione e dell'informazione per i lavoratori, come primaria forma di difesa dai pericoli del lavoro: per ricordare Marcinelle, senza dimenticare il presente, l'Inas – annuncia Sorgi – dedica uno speciale sul proprio sito web, www.inas.it, alla sicurezza. Siamo convinti che informare correttamente chi lavora sui rischi e le tutele da mettere in atto quando si timbra il cartellino sia il modo migliore per rendere giustizia alla memoria di chi è morto in Belgio nel 1956".