Arezzo, 6 ottobre 2011 – “Ad Arezzo si mangia bene e ci sono locali per tutte le tasche: quelli dove si pranza con 5 euro e quelli dell’alta ristorazione”. Il direttore della Confcommercio aretina Franco Marinoni interviene così all’indomani delle dichiarazioni dell’assessore Michele Colangelo sui presunti “ritocchini” applicati dai ristoratori.

“Quella sui prezzi è una polemica ricorrente che non va banalizzata con informazioni generiche, oltretutto infondate e offensive per la categoria” prosegue Marinoni. “Non è il caso” prosegue Marinoni “di alimentare dissapori e sospetti con illazioni, non utili per ritrovare il necessario clima di collaborazione fra istituzioni e categoria, per affrontare le varie questioni sul tappeto, dalla promozione all’organizzazione degli eventi, compresa quella dei prezzi”.

“Se ci sono dei furbi, è interesse di tutti isolarli, ma non si può fare di tutta l’erba un fascio. In particolare, la categoria si è distinta in questo frangente per aver totalmente assorbito l’aumento dell’Iva senza scaricarlo sui prezzi al consumo. E i consumatori, vista la vastità dell’offerta, hanno tutte le opportunità per scegliere”.

“Noi chiediamo rispetto per gli operatori della ristorazione, che 365 giorni all’anno svolgono un servizio importante per la città e per la costruzione dell’accoglienza. Sono loro il primo biglietto da visita di Arezzo. Nei recenti incontri in proposito con l’assessore Colangelo, abbiamo positivamente convenuto un percorso di loro coinvolgimento nelle iniziative a sfondo enogastronomico per la valorizzazione del territorio, che costituiscono non solo una doverosa opportunità nei confronti dei professionisti della ristorazione, ma anche una importante garanzia per il successo qualitativo e la sicurezza di questi eventi”, conclude il direttore della Confcommercio.