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Mugnai, Villa e Mattesini su Arezzo Wave

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Arezzo – “Neanche alle porte della campagna elettorale Fanfani è capace di portare a casa risultati. Il mancato ritorno in città di Arezzo Wave sta a dimostrare ancora una volta la predisposizione del sindaco alla sconfitta”.
Questo il commento dei consiglieri regionali del PdL Stefano Mugnai e Tommaso Villa e del consigliere comunale Alessio Mattesini alla notizia del trasferimento in Puglia della rassegna musicale, dopo il fallito tentativo di riportarla là dove era nata venticinque anni fa.

“Sia chiaro: a noi ciò che faceva da contorno ad Arezzo Wave, come il campeggio trasformato in un porto franco dell’illegalità, non piaceva e non piace. Tuttavia, siamo convinti che il suo ritorno in città sarebbe stata un’occasione per ripensare il festival, migliorandolo sotto il profilo della sicurezza e rendendolo un’opportunità di ricchezza, culturale e non solo, per il territorio. Non una Woodstock in salsa toscana con gli annessi problemi di criminalità legata allo spaccio di sostanze stupefacenti, quindi – attaccano Mugnai, Villa e Mattesini – bensì un festival musicale di rilievo internazionale in grado di dare lustro ad Arezzo. Ma l’incapacità del sindaco, ancora una volta, ha tarpato le ali alla città. Del resto sin dai tristi fatti del 2006 l’amministrazione comunale targata Fanfani dimostrò di non essere in grado di ‘sopportare’ un evento come Arezzo Wave. Il trasferimento della kermesse a Firenze fu la dichiarazione di resa del sindaco che, pur di non trovarsi nuovamente in imbarazzo di fronte a spiacevoli fatti di cronaca, pensò bene di dare il foglio di via agli organizzatori. Già allora – ricordano gli esponenti del PdL – avrebbe potuto e dovuto impegnarsi per trattenere il festival e contribuire al suo miglioramento dal punto di vista della sicurezza, nell’interesse di tutti gli aretini. O almeno avrebbe potuto attivarsi per sostituirlo con un altro evento di pari o maggiore attrattiva. E invece nulla: da allora si registra un vuoto assoluto nelle iniziative a favore dei giovani. E oggi la storia si ripete: di fronte all’opportunità di riportare in città Italia Wave il sindaco non ha fatto niente per offrire un’occasione di rilancio per la città. E le parole caustiche dell’ideatore e organizzatore del festival Mauro Valenti stanno lì a dimostrarlo”, aggiungono Mugnai, Villa e Mattesini.

Ma non c’è solo il Comune nel mirino degli esponenti del PdL. Neanche la Regione è esente da colpe.
“Si riempiono la bocca di politiche di sostegno ai giovani e non riescono neanche a far da mediatori per mantenere in Toscana un evento che, con tutti i distinguo del caso, attirava frotte di ragazzi e ragazze. Dispiace leggere del rammarico dell’assessore Scaletti, così come di quello del sindaco di Livorno Cosimi. Ma pare legittimo domandarsi: Pd e IdV non fanno parte della stessa coalizione? A giudicare dalla capacità di fare sintesi diremmo di no”, concludono Villa e Mugnai.