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Norvegia, udienza a porte chiuse per Breivik

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Oslo, 25 lug. (Adnkronos/Ign) – L'udienza di convalida dell'arresto di Anders Behring Breivik, l'uomo accusato degli attacchi in Norvegia, deve svolgersi a porte chiuse. Lo ha deciso la corte distrettuale di Oslo, accogliendo la richiesta in questo senso della polizia. Una folla di giornalisti è in attesa davanti al tribunale. Un'udienza pubblica avrebbe rappresentato una situazione "eccezionale e ancora più difficile per l'inchiesta in corso", ha sottolineato il giudice Kim Heger, spiegando la sua decisione. Geir Lippestad, avvocato di Breivik, aveva detto che il suo assistito voleva un'udienza pubblica per poter fare delle dichiarazioni. Ma la polizia ha chiesto una udienza a porte chiuse per evitare di offrire una scena mediatica al 32enne, accusato della bomba a Oslo e della strage di Utoya.Prima dell'udienza, Breivik sarà esaminato da un medico della polizia. La polizia polacca ha arrestato un uomo in seguito alla notizia che Anders Behring Breivik, l'uomo accusato degli attentati in Norvegia, aveva tentato di acquistare esplosivi in Polonia. Lo riferiscono i media polacchi.
Secondo quanto riferisce il quotidiano norvegese Aftenposten, l'uomo, durante il lungo interrogatorio a cui è stato sottoposto, ha confessato che sull'isola di Utoya sperava di uccidere l'ex primo ministro norvegese Gro Harlem Brundtland. Agli inquirenti, Breivik ha spiegato che voleva uccidere la Brundtland quando è venuta a parlare al campo estivo laburista all'inizio del pomeriggio di venerdì, ma che è arrivato troppo tardi. L'ex primo ministro laburista, alla guida del paese per tre mandati fra il 1981 e il 1996, è stata definita "assassina del Paese" nel delirante manifesto di 1500 pagine che Breivik ha diffuso su Internet. Al momento il bilancio dei due attacchi è di almeno 93 morti, ma rimangono ancora cinque dispersi nell'isola di Utoya e la polizia sta cercando se vi siano altri corpi negli edifici colpiti dalla bomba a Oslo. Mentre dei feriti, almeno 31 sono ricoverati in condizioni gravi o critiche.
E la tragedia di Utoya coinvolge direttamente anche la famiglia reale norvegese. Fra le vittime della strage vi è infatti Trond Berntsen, il fratellastro della principessa Mette Marit, moglie del principe ereditario Haakon. Lo ha reso noto la portavoce del palazzo reale, Marianne Hagen. Berntsen era un ufficiale di polizia fuori servizio. Era figlio del patrigno della principessa, morto nel 2008. Intanto oggi tutta la Scandinavia si unirà al minuto di silenzio con il quale la Norvegia ricorderà a mezzogiorno i morti dei due attacchi di venerdì. Il silenzio, deciso da re Harald e dal primo ministro Jens Stoltenberg, verrà osservato anche in Danimarca, Svezia e Finlandia.

Articlolo scritto da: Adnkronos