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Omicidio Arrigoni, arrestati due esecutori

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Gaza, 16 apr. (Adnkronos/Aki/Ign) – Il ministero dell'Interno di Gaza ha annunciato l'arresto di "due esecutori" dell'omicidio del volontario italiano, Vittorio Arrigoni, ucciso da un gruppo salafita a Gaza City. E' quanto si legge sul sito 'Palestine.info', vicino ad Hamas. L'amministrazione di Hamas per l'assassinio ha arrestato quattro persone.
Secondo quanto sostiene Pal-Voice, sito di Fatah, fazione rivale di Hamas, il gruppo che ha ucciso Arrigoni ''fa parte delle Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas''. Citando una fonte di Hamas, il sito afferma che il movimento islamico che governa Gaza ''ha perso il controllo di alcuni suoi gruppi'', che sarebbero finiti nei ranghi dei salafiti legati ad al-Qaeda.
''Ma la maggior parte di loro è ancora stipendiata da Hamas'', sottolinea il sito. Il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas, ha ordinato l'apertura di una inchiesta ufficiale sull'uccisione dell'attivista italiano. Lo riferiscono le agenzie stampa palestinesi, aggiungendo che l'omicidio verrà considerato come un tradimento e quindi punito con la pena capitale.
"L'uccisione di Arrigoni, che volontariamente ha rischiato la vita per difendere l'indipendenza e la libertà del popolo palestinese, è come l'uccisione di un combattente palestinese", ha detto Hassan al Huri, consigliere legale di Abbas, spiegando perché la vicenda verrà giudicata come un reato di tradimento. Per protestare contro la morte di Arrigoni oggi c'è stata una marcia a Ramallah.
Secondo quanto rivela una fonte a condizione di anonimato, citata dal quotidiano palestinese 'Resalah', vicino ad Hamas, il gruppo salafita che ha sequestrato e ucciso Arrigoni avrebbe chiesto al governo di Hamas per il suo rilascio il pagamento di un riscatto di un milione di dollari oltre alla liberazione del suo leader Abdel Walid al-Maqdisi. "I rapitori hanno chiesto un riscatto di un milione di dollari e hanno avanzato la richiesto ad Hamas attraverso un intermediario", ha affermato la fonte, citata da 'Resalah'. La fonte ha quindi confermato che Arrigoni è stato ucciso soffocato da un nastro di plastica "dopo aver fatto resistenza".
Il corpo del volontario italiano è stato scoperto ieri dalle forze di sicurezza di Hamas in una casa abbandonata di Gaza City. L'esecuzione è avvenuta diverse ore prima dello scadere dell'ultimatum del gruppo salafita al-Tahwid al-Jihad (Monoteismo e Jihad). "Sono molto addolorato per la morte di Arrigoni, non ne conosco le specifiche attività, ma sicuramente quando uno perde la vita in queste condizioni nessun riconoscimento è mai abbastanza" ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, commentando l'uccisione del volontario italiano e la candidatura, promossa sul web, al Premio Nobel per la pace.
Per ricordare il pacifista italiano, ''il suo impegno, le sue idee, la sua passione e il suo aver dedicato la vita per costruire un mondo più giusto", il sito www.dirittidistorti.it ha lanciato l'invito ''ad esporre una bandiera della pace o della Palestina su ogni balcone''. "E' un modo semplice – si legge nella nota – per essere vicini a Vittorio, alla sua famiglia, ai suoi compagni, un modo per colorare, in un giorno triste, tutte le nostre città, i nostri paesi, le nostre case in onore di Vittorio e del suo coraggio. Con Vittorio nel cuore per restare umani".

Articlolo scritto da: Adnkronos