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Passi in avanti verso un unico price coupling europeo dell’energia

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Roma, 6 lug. – (Adnkronos/Ign) – Importanti passi in avanti verso un unico price coupling europeo. L'ambizioso progetto Price Coupling of Regions (Pcr), a cui Gme partecipa attivamente insieme alle borse dell'area iberica, franco-tedesca, olandese-belga-inglese e scandinava, infatti, è notevolmente avanzato. Ad affermarlo è l'ad del Gestore dei Mercati Energetici (Gme), Massimo Guarini, intervenendo in occasione della presentazione della Relazione Annuale 2010. Il progetto, sottolinea Guarini, ''ha compiuto numerosi e rilevanti progressi: dopo aver identificato la base algoritmica da sviluppare per l'integrazione tecnica delle diverse piattaforme di trading, sono stati definiti gran parte dei processi operativi che dovranno regolare il funzionamento del Pcr.
La finalizzazione del progetto Pcr ed il completamento delle relative infrastrutture è atteso per la fine del 2012, fermo restando che l'avvio operativo su scala locale comporterà, in ciascun paese, il completamento dei necessari processi autorizzativi nonchè l'eventuale implementazione delle opportune modifiche regolatorie''.
Se l'integrazione sovranazionale dei mercati locali rappresenta ormai il presente dei mercati energetici, il vero driver del cambiamento dei prossimi anni, rileva ancora l'ad di Gme, ''sarà certamente rappresentato dalla transizione dei sistemi alimentati da fonti convenzionali verso sistemi con percentuali significative di impianti di produzione alimentati da fonti rinnovabili''.
Questo processo, innescato da fattori insieme regolatori politici ed economici, sottolinea Guarini, ''è ad uno stadio più avanzato in paesi che già hanno raggiunto soglie rilevanti di produzione da fonti rinnovabili come la Germania e la Spagna, mentre in Italia è ancora all'inizio. E' un tema peraltro che tocca non solo l'aspetto ambientale ed economico, sintetizzato nei meccanismi di incentivazione al centro del dibattito di quest'ultimo anno, ma anche il complessivo disegno del mercato''. Una transizione in tal senso, aggiunge l'ad di Gme, ''impone la necessità di una nuova valutazione complessiva di diversi strumenti adottati in questi anni quali: La priorità di dispacciamento; gli oneri di sbilanciamento; la capacity payment; i prezzi zonali; i mercati infragiornalieri sono tutti elementi che ben strutturati e calibrati possono favorire l'integrazione di quote crescenti di fonti rinnovabili''. In questa cornice di forti cambiamenti il Gme, conclude Guarini, ''vuole contribuire con la propria competenza e professionalità alla creazione di un mercato in grado di rispondere alle richieste degli operatori e delle istituzioni''.

Articlolo scritto da: Adnkronos