Home Politica Pdl: Caciulli e Bucci, e le solite affermazioni a ‘giustificazione’

Pdl: Caciulli e Bucci, e le solite affermazioni a ‘giustificazione’

0

Montevarchi – Il candidato Caciulli giustifica oggi la sua attuale appartenenza al Corecom (Comitato Regionale per le Comunicazioni), organo di controllo anche sulla par condicio televisiva, ed afferma di non avere in seno al comitato deleghe operative.
Se Caciulli, come ci spiega lui stesso, ha sentito la necessità di rinunciare alle deleghe operative e di non partecipare ad alcune sedute del Corecom per poter fare il candidato sindaco evidentemente, allora, ha ravvisato la criticità di questo suo doppio ruolo. Poteva essere più coerente e netto e rassegnare le dimissioni dal Corecom nel momento in cui accettava la candidatura a sindaco, anche se questa decisione, a differenza della rinuncia alle deleghe operative, avrebbe comportato la rinuncia all’indennità. Un’indennità che risulta, almeno dal sito internet della Regione Toscana, pari a 24.647,88 Euro annuali che vengono percepite per un incarico di nomina politica ed anche se non si hanno deleghe operative o anche se si è assenti alle sedute del Corecom.
Si, è più che mai necessario evitare che in futuro si ripeta una situazione di questo tipo, e ringraziamo il Consigliere regionale Mugnai per la sua proposta di legge che risolve questo problema, anche perché Caciulli con il suo comunicato continua a parlare di par condicio e di ciò che, in base al suo ruolo, dovrebbero o meno “temere” in materia gli operatori televisivi.
Per quanto riguarda Bucci, egli sulla sua sospensione dal Pdl propone – a giustificazione ed in modo alquanto confuso -assurde ed infondate considerazioni (“giuridiche”) dimenticando che la sua iscrizione era valida anche per l’anno in corso; la sua sospensione poi è più che dovuta visto che ha messo in piedi una Lista personale in contrapposizione al Pdl: ora lui stesso dice che non è del Pdl né gli interessa far parte di questo partito, bene ne prendiamo atto e coerentemente siamo certi che lo ripeterà anche in pubblico durante le sue manifestazioni !
Sempre la Lista Bucci, prolifica nei comunicati più che nelle proposte programmatiche, forse seguendo la singolare richiesta di altri candidati che nei dibattiti televisivi non si sorrida (!?), chiede ora che non si invitino in Tv persone diverse da quelle inserite nelle liste: non avrebbero, quindi, diritto di parola coloro che sostengono le liste anche per appartenenza ai partiti di riferimento.
Una nuova e più restrittiva regola della par condicio: politicamente siamo di fronte al fiammante “Lodo Bucci” numero 1 e numero 2, quello sull’informazione televisiva e quello sullo statuto giuridico dei partiti !
Sorvoliamo, almeno per questa volta, sulle altre ancorché gravi affermazioni e qualificazioni personali date dalla Lista Bucci con riguardo ai candidati della lista del Pdl. Preferiamo il confronto politico ad altre iniziative, ma la Lista Bucci si sta segnalando per il nervosismo “politico” e l’eccessiva aggressività verbale nei confronti di candidati e persone.
Comunque tornando alle regole – quelle vere, non quelle prodotte dalla Lista Bucci – dopo che in un recente dibattito televisivo alcuni sostenitori della predetta lista facevano proposte senza ben chiarire la loro copertura finanziaria, da ultimo hanno ritenuto anche di proporre in materia di sicurezza urbana – seppur usando definizioni non del tutto proprie – l’espletamento di “nuovi” poteri per il sindaco sul controllo “diretto” dei permessi di soggiorno e sull’immigrazione.
A parte i recenti interventi della Corte Costituzionale che, purtroppo, ha annullato alcune norme del pacchetto sicurezza, l’improvvisazione politica della Lista Bucci è evidente: usano argomenti meramente politici sulla base di normative che non conoscono bene ed affidano ai sindaci anche poteri che non hanno o che non riescono a chiarire.
Se Bucci intende richiamarsi alle norme che prevedono in tema di sicurezza urbana alcune precise prerogative dei sindaci, è bene che lo faccia spiegando però chiaramente cosa intende fare. Sull’intervento dei sindaci a tutela dell’incolumità pubblica e sicurezza urbana, siamo d’accordo così come, per usare la corretta terminologia, siamo favorevoli acché il sindaco svolga appieno le sue funzioni anche al fine di “segnalare” alle competenti Autorità la condizione irregolare dello straniero per l’eventuale adozione dei provvedimenti di espulsione.

Noi siamo, pertanto, a favore di provvedimenti che dettano misure più stringenti in materia di controllo del territorio, di rafforzamento dei poteri dei sindaci in materia di ordine e sicurezza pubblica, ma in base alle possibilità previste dalla legge e con la collaborazione delle forze dell’ordine e per una maggiore e regolamentata cooperazione tra la polizia municipale e le stesse forze dell’ordine. Si tratta di attività di tutela, prevenzione e contrasto dei sindaci in materia di sicurezza urbana che vanno svolte con una precisa programmazione e regolamentazione.

A noi interessano le proposte concrete e la capacità di attuarle in base alla necessaria competenza amministrativa: Montevarchi è una Città troppo importante per essere governata in modo improvvisato, ed ha bisogno di persone competenti che abbiano responsabilità e serenità nell’azione di governo e nel rapporto con i cittadini e le altre forze politiche che li rappresentano.

In questo senso si muove la proposta del Pdl che sostiene Mauro Bindi: una proposta responsabile, aperta al confronto e che affronta con serenità la campagna elettorale nell’interesse della comunità montevarchina.