Home Cronaca Pedofilia, Settimelli:’Un equivoco’. Il ragazzino adescato su Facebook

Pedofilia, Settimelli:’Un equivoco’. Il ragazzino adescato su Facebook

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Pedofilia, Settimelli:’Un equivoco’. Il ragazzino adescato su Facebook

Arezzo – Dell'arresto di Nedo Settimelli se ne fa un gran parlare fin da stamani presto. Il personaggio è di grosso calibro e l'accusa è di quelle pesanti. Intanto lui si difende dichiarandosi "tranquillo" come spiega il suo avvocato, Raffaello Giorgietti, che ha aggiunto "il mio cliente sostiene che si sia trattato di un equivoco". E la vicenda comincia ad assumere contorni più nitidi anche in seguito ad una nota stampa diffusa dai carabinieri.
Le manette per noto presentatore tv, nonchè amministratore unico di Arezzo Tv, sono scattate martedì notte. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Arezzo lo hanno arrestato, nel corso di un servizio mirato, per violenza sessuale nei confronti di un 14enne.
Tutto è iniziato la scorsa settimana quando gli investigatori hanno raccolto la denuncia da parte del genitore del ragazzo preoccupato per lo strano modo con cui il conduttore televisivo aveva contattato il figlio e cioè tramite Facebook. Settimelli, sempre stando a quanto emerso dalla indagini, aveva detto al ragazzo di essere interessato al suo gruppo musicale e che lo avrebbe fatto esibire in manifestazioni musicali. Tra il 68enne ed il ragazzino c'è stato quindi un primo incontro volto ad approfondire la conoscenza a cui ne erano seguiti altri, sempre presso la sede della televisione e di sera. Incontri durante i quali Settimelli aveva manifestato sempre più particolari attenzioni nei confronti giovane.
Lo strano comportamento del conduttore televisivo, ha spinto così i carabinieri, in accordo con il Pm Elisabetta Iannelli, a controllare che cosa realmente accadesse in quelle serate. L'operazione è scattata martedì notte quando i carabinieri "predisponevano specifici servizi per assicurare la necessaria cornice di sicurezza a favore del ragazzo, compresi servizi di osservazione sul posto e la cinturazione della sede televisiva, nel corso dei quali riuscivano ad accertare gli atti sessuali nei confronti del minore, interrompendo immediatamente l’azione criminosa al fine di impedire che il reato venisse portato ad ulteriore conseguenze" si legge nel comunicato diffuso dall'Arma.
A questo punto visto quale è stato l'approccio con il ragazzo, attraverso Facebook e con la promessa di future esibizioni in manifestazioni musicali, invitano altri giovani, sempre che ci siano stati, a denunciare l'accaduto al comando di Arezzo.
Domattina intanto è in programma l'udienza di convalida. La famiglia del ragazzino è difesa dai legali Bonacci e Serafini.