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Picchiati a morte due dei 25 profughi rinvenuti cadavere nella stiva

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Picchiati a morte due dei 25 profughi rinvenuti cadavere nella stiva

Lampedusa, 3 ago. – (Adnkronos/Ign) – Due dei 25 profughi rinvenuti cadavere nella stiva del barcone approdato a Lampedusa con 271 migranti sarebbero stati uccisi e non sarebbero morti per asfissia. E' quanto emerge dai primi risultati dell'autopsia eseguita la notte scorsa.
Come spiegano gli inquirenti sui due corpi ''sono state riscontrate lesioni idonee a provocare la morte''. Quindi, non sarebbero deceduti per mancanza di ossigeno come riscontrato da una prima ispezione cadaverica ma picchiati selvaggiamente fino a perdere i sensi. Sui loro corpi ci sono evidenti segni di ecchimosi e lesioni. In particolare uno avrebbe il cranio fratturato e l'altro fratture allo zigomo. I risultati ''dimostrano che era giusta la nostra ipotesi iniziale sulla violenza subita da alcuni profughi'', dice all'Adnkronos il procuratore capo di Agrigento Renato Di Natale, che coordina l'inchiesta.
A conferma di ciò anche il racconto di alcuni testimoni ascoltati nei giorni scorsi dagli uomini della Squadra Mobile di Agrigento secondo i quali i due profughi avrebbero tentato con la forza di uscire dalla stiva dove non c'era più ossigeno. Ma dall'alto alcuni immigrati, forse somali, li hanno uccisi a bastonate in testa. Arma che risulta compatibile con le lesioni sul corpo dei due uomini. Nella stiva dove erano ammassati i 25 corpi ormai in stato di decomposizione, gli investigatori hanno inoltre trovato schizzi di sangue ovunque.
I risultati dell'autopsia verranno adesso consegnati alla Procura di Agrigento che coordina l'inchiesta e che da oggi procede formalmente per duplice omicidio, oltre che per morte come conseguenza di altro reato e favoreggiamento per l'immigrazione clandestina. Ma al momento il fascicolo è contro ignoti fino a quando non verrà formalizzata l'accusa nei confronti di alcuni africani, probabilmente gli scafisti, ritenuti i responsabili del duplice delitto. E' attesa, intanto, per oggi l'autorizzazione del ministero della Giustizia a perseguire fatti commessi in acque internazionali. Soltanto con questo 'nullaosta' gli inquirenti possono emettere dei provvedimenti. Sono 6 gli scafisti individuati finora
dagli uomini della Squadra Mobile di Agrigento grazie alle testimonianze dei profughi superstiti. Intanto a Lampedusa continuano gli sbarchi. Ieri sera intorno alle 22 sono arrivati al Molo Favaloro di Lampedusa i 330 profughi soccorsi nel trardo pomeriggio 5 miglia dall'isola.
L'imbarcazione, a un miglio dalla costa, è andata in avaria e così i migranti, tra cui 50 donne e 4 bambini, sono stati trasbordati sue tre motovedette, due dalla Guardia costiera e una della Guardia di Finanza. Tra le donne arrivate c'è anche una in stato di gravidanza, ma le sue condizioni non sono preoccupanti. Il barcone, lungo circa 15 metri, è stato abbandonato a un miglio dall'isola e dovrebbe essere 'scortato' fino al porto per essere trasferito nel 'cimitero' delle barche. Sempre nella tarda serata di ieri, è stato avvistato a circa 90 miglia da Lampedusa, quindi in acque libiche, un altro barcone che sarebbe in navigazione verso l'isola.

Articlolo scritto da: Adnkronos