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Pinturicchio tra sacro e profano a Chiusi della Verna

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Pinturicchio tra sacro e profano a Chiusi della Verna

Chiusi della Verna – E’ arrivato a Chiusi della Verna protetto dalle più moderne tecnologie di security. Tanto merita uno dei più affascinanti nonché meno conosciuti capolavori di Bernardino di Betto Betti, detto il Pinturicchio.

E’ infatti una delle poche volte che questo straordinario dipinto, appartenente ad una collezione privata, viene mostrato al pubblico da quando è stato ritrovato, nel 2004, a 500 anni dalla sua scomparsa. Il Bambin Gesù delle Mani viene ospitato per la prima volta in Toscana a Chiusi della Verna (Ar), nella Podesteria che fu della famiglia Buonarroti, nei luoghi dove il più celebre dei suoi discendenti, Michelangelo, visse la sua infanzia. Si riuniscono così a oltre mezzo millennio di distanza le vicende di due grandi protagonisti del Rinascimento.

Si tratta del frammento di un’opera murale più complessa, che ritraeva il Bambino Gesù Benedicente, sorretto da una giovane Madonna, ed adorato da un uomo inginocchiato. Ma oggi, nel frammento, di questi personaggi restano solo le mani. Ma chi erano? Un mistero che dura da cinque secoli, a cui il Vasari parlando del grande pittore nelle sue “Vite” forniva un indizio: “Ritrasse sopra la porta d’una camera la Signora Giulia Farnese nel volto d’una Nostra Donna, e nel medesimo quadro, la testa d’esso papa Alessandro che l’adora".

Il Vasari forniva alle cronache dell’epoca quello che oggi si definirebbe uno “scoop”: raccontava che Pinturicchio aveva dipinto nelle camere private del Papa il ritratto di una donna e assieme ad esso la figura del Papa stesso, in adorazione. Ma non un Papa qualunque, perché si tratta di Papa Alessandro VI, al secolo Rodorigo Borgia, accusato di lussuria, simonia e nepotismo. E non una donna qualunque, ma quella bellissima quanto discussa Giulia Farnese, che tutti conoscevano per essere l’amante del Papa, e da cui avrebbe avuto un figlio.

Una storia incredibile, da nascondere e cancellare, da non far sapere a nessuno. Tanto che si pensò che il racconto del Vasari fosse un falso, un equivoco. Del resto, del dipinto non c’era traccia, anche perché quegli appartamenti vennero segregati a lungo da parte dei successivi Papi, che vollero cancellare le tracce di un così ambiguo predecessore chiamando su di lui la damnatio memoriae .

Fu un altro scandalo a riportare alla memoria, oltre cento anni dopo, la storia del ritratto del Papa e della sua amante. Una storia di corruzione, in cui un guardarobiere vaticano vende in cambio di un paio di calze di seta l’accesso alle stanze segrete. A pagare è un messo della famiglia Gonzaga, nemica storica dei Farnese, che invia un pittore di fiducia, Pietro Facchetti, a copiare l’opera di Pinturicchio.

In pratica, con un plagio si crea la prova dell’esistenza del dipinto originale. Che per altri 400 anni verrà cercato in Vaticano, senza successo. Quando ormai lo si dava per perso, forse per distrutto dai successivi pontefici, compare nel 2004 un Bambino Gesù Benedicente attorniato da tre mani: inserito da un’eredità di un privato all’interno di un circuito antiquario, viene individuato dall’occhio sapiente di Franco Ivan Nucciarelli, esperto d’arte di fama internazionale, e riconosciuto come il frammento superstite del capolavoro di Pinturicchio.

Gli studi seguenti confermano l’origine e l’autore dell’opera, e dopo i restauri il dipinto dello scandalo, libero ormai dai suoi significati sacri e profani al tempo stesso, torna in tutta la sua bellezza a poter essere ammirato dal pubblico.

La mostra è corredata da un dettagliato percorso critico che illustra tutte le fasi del recupero, del restauro e della ricostruzione dell’identità dei protagonisti del Pinturicchio. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Guglielmo Giordano, l’opera verrà esposta al pubblico dal 16 Luglio all’11 Settembre presso la Podesteria di Michelangelo di Chiusi della Verna.

Info mostra “Il Bambin Gesù delle Mani”
Dal 16 Luglio al 11 Settembre 2011
Orario: tutti i giorni, 9.30 – 12.30 e 15.30 – 18.30
Ingresso: € 4,00
Podesteria di Michelangelo, P.za San Michele 1, Chiusi della Verna (Ar)
Tel. 0575-599357 | email: [email protected] | web: www.michelangelo.it