Home Cultura e Eventi Cultura Porta Sant’Andrea: un successo la II serata di ‘Momenti di Giostra’

Porta Sant’Andrea: un successo la II serata di ‘Momenti di Giostra’

0
Porta Sant’Andrea: un successo la II serata di ‘Momenti di Giostra’

Arezzo – “Una bella partecipazione di pubblico, appassionati e quartieristi di ogni fede, un dibattito appassionato dopo le relazioni che conferma la bontà dell’iniziativa”, questo il commento dei dirigenti di Porta Sant’Andrea dopo la seconda serata del ciclo “Momenti di Giostra 1931-2011”, dedicato all’80° anniversario della ripresa della Festa aretina. La Giostra del Saracino e le istituzioni locali del Dopoguerra (1948-1978). È stato questo l’argomento che illustrato venerdì 14 gennaio scorso nella sala d’armi “Enzo Piccoletti” del Quartiere. Relatori della conferenza sono stati il consulente storico della Giostra del Saracino Luca Berti e Giorgio Sacchetti, ricercatore di storia presso la Fondazione Salvatorelli. Al termine delle relazioni un avvincente dibattito tra i molti presenti che ha registrato una ventina di interventi. Anche questo incontro era corredato con una mostra fotografica con foto dagli anni ‘50 fino alla fine dei ‘70 apprezzata dai visitatori che vi hanno riconosciuto molti volti noti di quegli anni. Mostra realizzata dai ragazzi del quartiere assieme al Foto club La Chimera e al fotolaboratorio Tavanti.
Il professor Giorgio Sacchetti ha descritto, creando delle suggestioni efficaci, il clima cittadino di quell'epoca: gli anni della Ricostruzione, del boom economico e poi dal ’68 fino al finire degli anni ’70. Anni della crescita demografica ed economica del nostro territorio, che videro alla guida della Città e della Provincia una solida maggioranza formata da P.C.I. e P.S.I.,
Poi Luca Berti, presidente della Società Storica Aretina, ha illustrato la parte centrale della conferenza: il rapporto tra la Giostra e le Istituzioni locali dal dopoguerra al 1979, anno in cui la gestione della Giostra passa dall’Ente Nazionale Assistenza Lavoratori (ENAL) direttamente all’Amministrazione comunale. Dopo la parentesi bellica, la Giostra torna a essere corsa il 12 settembre 1948, in una città impegnata in una faticosa ricostruzione, tra i promotori la Camera di Commercio e molti volenterosi quartieristi. Le modalità e le regole sono le stesse di un decennio prima, così come le aveva dettate il fascismo nel ’31. Anche molti dei protagonisti della manifestazione sono quelli che vi si erano impegnati indossando la camicia nera, affiancati da molti giovani che invece erano stati protagonisti della Resistenza e della lotta di Liberazione. La Giostra, fino al finire degli anni ’50 vive della celebrità conquistata ai suoi albori, poi, complice la conflittualità tra i soggetti preposti: ENAL che deteneva la proprietà del ‘marchio’, dei costumi e delle attrezzature, i Quartieri ed il Comune, scivola in un progressivo decadimento per tutti gli anni ’60 e seguenti. Grazie all’impegno di generazioni di quartieristi, ma anche del giornalista Carlo Dissennati, unico ‘intellettuale’ a prodigarsi per la manifestazione, la Giostra non è mai interrotta e prosegue come festa popolare e popolaresca. Questo fino al 1979, quando, sciolto l’ENAL, il Comune diviene unico titolare della manifestazione e inizia la gestione con il Consiglio Generale della Giostra del Saracino, che vede, finalmente, tra i suoi membri anche i Quartieri cittadini. Da quell’anno finisce la Storia e comincia la cronaca attuale.