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Profughi morti in stiva, individuati scafisti

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Profughi morti in stiva, individuati scafisti

Lampedusa, 2 ago. – (Adnkronos) – Sono stati individuati i sei presunti scafisti che avrebbero condotto, nella notte tra domenica e lunedì, il barcone con a bordo quasi 300 profughi partito dalla Libia e approdato a Lampedusa, nella cui stiva sono stati rinvenuti 25 cadaveri. Si tratta di 25 uomini morti per asfissia nella stiva. I sei presunti scafisti, che sono al momento guardati a vista ma nei cui confronti non è ancora stato emesso un provvedimento di arresto, sono di nazionalità siriana, somala e c'è anche un marocchino. I sei sono stati indicati da decine di testimoni oculari di profughi che erano sull'imbarcazione e che sono stati ascoltati per tutta la giornata dai ieri dagli uomini della Squadra mobile di Agrigento al Centro di accoglienza di Lampedusa. Secondo le testimonianze, sembra che alcuni dei presunti scafisti individuati sarebbero tra coloro che hanno impedito ai 25 profughi chiusi nella stiva di risalire sul ponte.
La Procura di Agrigento, che ha aperto un'inchiesta, indaga per morte come conseguenza di altro delitto, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e omicidio. Quest'ultimo reato è stato inserito dopo il racconto dei superstiti, secondo cui nella stiva ci sarebbe stato un ventiseiesimo uomo che poi sarebbe riuscito a risalire ma per punizione sarebbe stato gettato in mare, dove è morto annegato. Gli investigatori sono convinti in ogni caso che alcuni dei 25 profughi siano morti non solo per asfissia ma anche per atti violenti.
Su due dei 25 corpi verrà eseguita l'autopsia, come disposto dal magistrato, per accertare appunto se ci siano stati atti di violenza. Anche se il medico che ha condotto l'ispezione cadaverica sui tutti i cadaveri, Pietro Bartolo, ribadisce che i profughi ''sono morti tutti per asfissia a causa dell'assenza di ossigeno nella stiva della barca''. I due su cui verrà eseguita l'autopsia hanno evidenti segni di ecchimosi e contusioni, ma non si sa ancora come siano stati procuratori. I testimoni presenti sul barcone sostengono che c'è stata una lotta tra i 25 chiusi nella stiva e alcuni dei profughi sul ponte del barcone per impedirgli di uscire dalla stiva di appena 2 metri quadri. ''Stiamo tentando di fare luce su quanto accaduto – ha sottolineato il procuratore di Agrigento Renato Di Natale – e l'autopsia ci sarà d'aiuto''.
Nel frattempo è salpata dal porto di Cala Pisana a Lampedusa la nave 'Moby Fantasy' con a bordo con 19 dei 25 feretri. La nave raggiungerà Porto Empedocle dove arriverà in serata. Da qui due cadaveri verranno portati ad Agrigento per eseguire l'autopsia, mentre gli altri 17 verranno seppelliti in cimiteri dell'agrigentino. Gli ultimi sei sono rimasti a Lampedusa dove sono stati seppelliti al cimitero.

Articlolo scritto da: Adnkronos