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Radioterapia San Donato: arrivato il secondo acceleratore lineare

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Radioterapia San Donato: arrivato il secondo acceleratore lineare

Arezzo – Imponente operazione di trasporto traslochi questa mattina al San Donato. Una scena già vista tal quale nel luglio del 2010, nell’area accanto alla radioterapia, nell’anello esterno dell’ospedale San Donato: sono giunti tre tir e una autogru per scaricare 40 casse di imballaggio, alcune di grandi dimensioni, altre più piccole. Quasi venti tonnellate di peso complessivo: è il nuovo acceleratore lineare, il secondo per la precisione, considerato che il primo è stato inaugurato il quattro febbraio scorso ed ora lavora già a pieno regime. Con l'arrivo della nuova macchina – di ultima generazione – si completa il totale rinnovo delle dotazioni tecnologiche a servizio della Radioterapia. Un ammodernamento tecnologico che ha richiesto all'Azienda sanitaria un impegno economico vicino ai 5 milioni di euro.

Dopo l’entrata in funzione del primo nuovo acceleratore, l'Azienda sanitaria ha avviato immediatamente i lavori di sistemazione degli ambienti che ospiteranno la nuova macchina: ispessimento e coibentazioni delle pareti esterne, sistemazione degli impianti (elettrici, termici, idraulici, condizionamento), pavimentazioni e tinteggiatura dei locali. Quest'ultima è stata fatta con colori appositamente studiati per "accogliere e accompagnare" i pazienti alle cure di radioterapia.
E da stamani è è iniziato subito l'assemblaggio e la messa in opera della nuova attrezzatura. Un lavoro complesso, che proseguirà ininterrottamente fino alla metà di maggio, quando è fissato il collaudo. Il personale della Fisica Sanitaria procederà poi alle operazioni di "dosimetria", un'attività delicata e complessa che richiederà circa due mesi di tempo. Ha lo scopo di "tarare" la macchina in modo che il paziente riceva il quantitativo di radiazioni corrispondente al trattamento a cui viene sottoposto. Il nuovo acceleratore lineare dovrebbe essere pronto ad entrare un funzione entro la fine di luglio.

"Nonostante la buona volontà e l'impegno di tutti, afferma Pietro Ponticelli, direttore della Radioterapia, è inevitabile che i lavori in corso interferiscano anche con la normale attività di radioterapia. Già da un anno (in concomitanza con l’avvio dei lavori per il primo acceleratore) tecnici e sanitari del reparto hanno attivato turni di lavoro particolarmente intensi nell'unica linea in funzione. Ed anche nei prossimi mesi, avendo un solo acceleratore in funzione – precisa Ponticelli – il reparto manterrà un orario di operatività molto ampio, dalle 7,30 alle 22,00, dal lunedì al venerdì, oltre al sabato mattina. In questo modo riusciamo a garantire la copertura delle nostre esigenze, pur con qualche sofferenza nelle liste di attesa. Comunque, in caso di necessità, grazie alla collaborazione con gli ospedali di Siena e di Firenze-Ponte a Niccheri, riusciamo a gestire anche situazioni particolari, senza arrecare troppi disagi ai nostri utenti”.

Sono circa ottocento i pazienti che ogni anno si sottopongono ai "cicli di trattamento" della Radioterapia aretina, con una media giornaliera di 70/80 accessi nella fase a regime con due acceleratori lineari in funzione (dai 45 ai 50 quelli effettuati oggi con una sola macchina). La casistica maggiormente trattata dalla nostra radioterapia, riguarda, nell’ordine, la mammella, la prostata, la zona testa collo (tiroide), i polmoni. Significativa anche l’azione destinata al controllo del dolore nei malati oncologici.
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