
Roma, 2 ago. (Adnkronos Salute) – Un composto chimico, presente anche nella bile d'orso, potrebbe aiutare a recuperare dopo un infarto. Si tratta dell'acido ursodesossicolico (Udca), già utilizzato per ridurre la produzione di colesterolo e sciogliere i calcoli biliari. Secondo uno studio dell'Imperial College di Londra (Gb), infatti, questa sostanza potrebbe anche trattare anomalie del ritmo cardiaco potenzialmente pericolose.
La bile d'orso è usata in molti trattamenti della medicina tradizionale cinese, ma il modo in cui viene raccolta per molti è crudele. La ricerca britannica mostre che l'Udca potrebbe prevenire l'aritmia sia in persone che hanno subito un infarto, sia nei feti. La sostanza altera le proprietà elettriche dei miofibroblasti, presenti nel cuore del feto e dei pazienti che hanno subito un infarto. I miofibroblasti, spiegano gli studiosi, interrompono la trasmissione dei segnali elettrici che controllano il ritmo cardiaco. "Questi risultati sono entusiasmanti", spiega Julia Gorelik, autrice dello studio. "I nostri risultati suggeriscono che l'Udca potrebbe" imbrigliare il ritmo cardiaco, "aiutando il cuore".
La sostanza viene già utilizzata per il trattamento della colestasi ostetrica, una patologia che colpisce una donna in gravidanza su 200 nel Regno Unito, ed è collegata al maggior rischio per il feto di aritmie e morte improvvisa. La speranza, ora, è che uno studio clinico possa dimostrare gli stessi risultati appena ottenuti, e pubblicati su 'Hepathology', che potrebbero quindi tradursi in benefici per i pazienti con insufficienza cardiaca. Lo studio è stato finanziato da Medical Research Action, Wellcome Trust , Swiss National Science Foundation e dall'Imperial Comprehensive Biomedical Research Centre.
Articlolo scritto da: Adnkronos