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Rivivere Arezzo come era al tempo degli etruschi e dei romani

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Rivivere Arezzo come era al tempo degli etruschi e dei romani

Arezzo – Si chiama “Civitas Arretium” la nuovissima iniziativa nata dalla collaborazione tra la Confcommercio e il Museo Archeologico Nazionale “G. Cilnio Mecenate”, che sabato 16 e domenica 17 luglio farà riscoprire il volto antico della città di Arezzo attraverso visite guidate, laboratori, animazioni e coinvolgenti rievocazioni della vita militare al tempo degli etruschi e dei romani.

La due-giorni dell’archeologia, realizzata con il patrocinio del Comune di Arezzo ed il sostegno della Regione Toscana nell’ambito del progetto “Terre degli Etruschi”, sarà completamente gratuita per tutti, adulti e bambini.

Cuore dell’evento, l’anfiteatro sul quale si affaccia il museo intitolato a Mecenate. Nello scenografico spazio verde abbracciato dagli antichi ruderi sarà allestito un vero e proprio “castrum”, un accampamento militare ricostruito con attenzione filologica dalla Decima Legio, un'associazione che studia e fa rivivere l'esercito romano di età repubblicana, ovvero del periodo compreso tra le guerre puniche e le conquiste di Giulio Cesare. Duecento anni di fondamentale importanza per la storia di Roma e del suo esercito. Non solo: anche per Arezzo. È infatti il momento in cui la città vive il passaggio tra la cultura etrusca e quella romana e gode di un’economia fiorente, legata in particolare alla lavorazione dei metalli.

I soldati della Decima Legio si accamperanno per 48 ore all’interno dell’anfiteatro. Il “castrum” sarà aperto al pubblico, che potrà così conoscere come vivevano i legionari romani, come si addestravano o quali armi e tecniche usavano per i combattimenti. Il campo accoglierà anche i giochi gladiatori e dimostrazioni di arti e mestieri civili e militari dell’Italia romana. Tra gli appuntamenti clou: alle ore 19 di sabato, la messa in scena del “fustuarium”, ovvero il processo e la terribile punizione di un soldato secondo la descrizione che ne ha dato Polibio. Alle 21, con replica alle 17 di domenica, il gioco dell’harpastum, antenato del calcio moderno. In entrambi i giorni, ci sarà lo speciale campo scuola dedicato gratuitamente ai bambini dai 6 ai 12 anni. Per i quali ancora oggi, nell’era di Iphone e tv digitale, il mito degli antichi romani resiste con fascino immutato, passato indenne attraverso le generazioni.

Per i più adulti, i due giorni offrono la possibilità, sempre gratuitamente, di percorrere uno speciale itinerario archeologico nel centro storico, con le spiegazioni di una guida turistica professionale. Dal museo archeologico con le sue splendide collezioni di vasi corallini, gioielli e statue antiche, alla fabbrica di ceramiche rinvenuta sotto la sede del Monte dei Paschi di Siena in piazza San Jacopo, proseguendo con gli scavi del sottosagrato di San Francesco e il “piccolo mare” di Arezzo, il mosaico ritrovato di recente nel Palazzo Lambardi della centralissima Corso Italia. Piccoli frammenti del volto più remoto della città, che gli esperti del Centro Guide aiuteranno a ricomporre.

Le visite guidate partiranno dall’ingresso del Museo Archeologico, in via Margaritone 10, alle ore 10, 10.30 e 11 nella mattina di sabato e domenica; alle 16, 16.30 e 17 nel pomeriggio del sabato. Visto il numero limitato dei posti disponibili, la prenotazione è obbligatoria al numero 334 334 0608.

Il programma di “Arretium Civitas” è inserito nell’ambito delle “Notti dell’Archeologia” e prevede anche l’ingresso gratuito al museo archeologico.
“L’idea di “Arretium Civitas” è nata all’interno del nostro consiglio direttivo” racconta il direttore della Confcommercio Franco Marinoni, “alcuni imprenditori hanno lanciato la proposta di un evento che legasse il museo archeologico alla città promuovendo una nuova forma di collaborazione fra tessuto economico e mondo culturale. Nel museo abbiamo trovato un gruppo di lavoro, guidato dalla dottoressa Silvia Vilucchi, particolarmente attivo e pronto a recepire i suggerimenti della città. Per noi è una sfida. Qualche tempo fa i commercianti di via Margaritone lamentavano il degrado e l’isolamento in cui vive la loro zona, nonostante la presenza di un museo importante. Con l’iniziativa del prossimo fine settimana vogliamo dimostrare che, con l’impegno di tutti, i luoghi della cultura possono essere valorizzati anche in chiave turistica e commerciale. Così storia e cultura diventano economia e la grandezza del nostro passato diventa stimolo a progettare il futuro”.

“Abbiamo colto con entusiasmo la proposta dalla Confcommercio che ha messo al centro delle sue iniziative promozionali il complesso Anfiteatro-Convento di San Bernardo- Museo Archeologico, con attività e forme concrete di promozione e valorizzazione in un momento in cui la sede museale aretina si sta aprendo all’imprenditoria del territorio” sottolinea la direttrice del Museo Archeologico nazionale “Gaio Cilnio Mecenate” Silvia Vilucchi, “a breve infatti – spiega la Vilucchi – ci sarà l’esternalizzazione di una serie di servizi aggiuntivi quali biglietteria, bookshop, servizio mostre ed editoria, punto di ristoro, con il fine di elevare gli standard di qualità ed implementare l’offerta culturale relativa al patrimonio archeologico della città e del territorio. Portare pertanto al centro della parte commerciale della città moderna il polo archeologico, collegandolo attraverso “sentieri” culturali a porzioni di tessuto urbano dell’antica Arretium, costituisce un’operazione di particolare lungimiranza anche nel senso della promozione turistica della città”.