Home Cronaca ‘Saione: un quartiere nel degrado’

‘Saione: un quartiere nel degrado’

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Il capogruppo della Lega Nord al Comune di Arezzo, Roberto Ruzzi, presenta un’interrogazione sul degrado nel quartiere del Saione, comprovata da un’ampia documentazione fotografica al fine «di dimostrare il totale stato di abbandono della zona della città e per far vedere come siano state spese tante parole senza arrivare mai alla soluzione dei problemi.
La mia intenzione – spiega Ruzzi – è sapere se ci sia la volontà o meno da parte dell’Amministrazione comunale di affrontare i problemi che investono il quartiere. Infatti, Saione è la zona dove si è registrato il più alto numero di problematiche legate al degrado urbano e alla microcriminalità. A tutto ciò bisogna aggiungere l’aumento di abbandoni residenziali e imprenditoriali da parte di abitanti e lavoratori a causa dell’alta percentuale di immigrati residenti nella zona che causano continuamente problemi di ordine pubblico. Non solo, ma nel quartiere sono presenti dei veri e propri ghetti, abitati da soli extracomunitari cosa che, oltre a causare l’aumento della microcriminalità, non favorisce certamente l’integrazione. Mi domando come mai la sinistra, a cui sta particolarmente “a cuore” l’integrazione, continui a infischiarsene di Saione e dei suoi cittadini che quotidianamente devono fare i conti con delinquenti.
In più – prosegue il capogruppo leghista – nel maggio-giugno 2008 il Comune ha finanziato con decine di migliaia di euro di soldi pubblici la redazione di uno studio che ha individuato una lista di elementi quali identità frammentata, crescita del senso di ‘periferia abbandonata’, degrado diffuso, costituzione di vere e proprie ‘isole etniche’, senso di insicurezza, rabbia e impotenza per i mancati controlli sul rispetto delle regole da parte di attività commerciali e luoghi di raduno gestiti da immigrati, fallimento di ogni possibile politica di tipo integrativo, carenza di manutenzione con strutture pubbliche mal tenute e mancanza di servizi altrove garantiti dal Comune, diffondersi di fenomeni di marginalità e degrado sociale quali bivacchi, ubriachi, tossicodipendenti, senzatetto, percezione dell’inutilità della riqualificazione di via Vittorio Veneto con la sensazione di aver fatto solo un favore ai ‘soliti noti’. In questi tre anni, tale situazione è stata minimizzata per pure convenienze elettorali, mentre i cittadini esasperati costituivano una pluralità di comitati.
Mi auguro – termina Ruzzi – che una volta per tutte l’Amministrazione comunale parli chiaro e parli ai cittadini del Saione e dica se si devono sentire o meno cittadini di serie B».

Arezzo, 5 ottobre 2011