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Salute: studio Usa, occhio a troppi carboidrati in menu’ future mamme

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Salute: studio Usa, occhio a troppi carboidrati in menu’ future mamme

Chicago, 9 mag. (Adnkronos Salute) – Meglio non esagerare con pane, pasta e pizza in gravidanza, con la scusa che si deve 'mangiare per due'. Secondo uno studio americano, presentato alla Digestive Disease Week 2011 in corso a Chicago, infatti, l'elevato consumo di carboidrati, ma anche di amido e di fruttosio, aumenta il pericolo di sviluppare calcoli biliari nel corso dei nove mesi di attesa.
"Benché siano necessari ulteriori studi clinici – sottolinea Cynthia Ko dell'University of Washington – i nostri risultati suggeriscono che ridurre il consumo di carboidrati, amido e fruttosio in gravidanza possa limitare il pericolo di comparsa dei calcoli biliari". In particolare, il suo team ha scoperto che il rischio è significativamente più alto per le donne in attesa che consumano più carboidrati rispetto alle altre, anche tenendo conto dei livelli di grassi e proteine presenti nella dieta. Anche per le future mamme che 'fanno il pieno' di amido e fruttosio il pericolo è risultato maggiore rispetto a quelle che ne mangiano meno.
I calcoli, ricordano i ricercatori, sono un problema frequente nelle donne che aspettano un bebè, tanto che figurano con la causa principale di tipo non ostetrico di ricovero in ospedale a un anno dalla gravidanza. I ricercatori hanno esaminato 3.070 donne nel primo trimestre di gravidanza, seguendole fino a 4-6 mesi dopo la nascita del loro bebè. In questo periodo le volontarie sono state sottoposte a tre esami con ultrasuoni per verificare l'eventuale presenza di calcoli e a un test finale post-partum. In più hanno compilato un diario alimentare, registrando le proprie abitudini a tavola.
"Queste ricerche mostrano risultati importanti e basati su elementi scientifici circa l'effetto della dieta per i disordini gastrointestinali. Cosa che sta cambiando il modo in cui rileviamo e trattiamo un vasto numero di malattie digestive", nota Mark DeLegge, docente di medicina della Medical University of South Carolina, commentando gli studi sull'alimentazione presentati al convegno americano. "I pazienti devono capire che la dieta – conclude – gioca un ruolo importante nel conservarli in buona salute".

Articlolo scritto da: Adnkronos