Arezzo – Gli agenti del Corpo Forestale dello Stato hanno provveduto a sequestrare un’azienda in liquidazione situata nelle vicinanze di Arezzo, dove è stata abbandonata, anche mediante interramento, un’ingente quantità di rifiuti pericolosi e non pericolosi.
Su delega del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo, i Forestali del Gruppo di Lavoro specializzato in materia ambientale hanno proceduto ad ispezionare la fabbrica ed i piazzali esterni al fine di accertare la presenza di rifiuti.
Il personale del Corpo Forestale ha verificato, anche tramite rilievo del sottosuolo con geomagnetometro eseguito da personale specializzato del Nucleo Investigativo del C.F.S. di Arezzo, se fossero state sepolte o sversate sostanze inquinanti pericolose per la salute.
Con l’aiuto di due escavatori sono stati rinvenuti grandi quantitativi di vernici sotterrate in due aree dell’azienda che potrebbero avere determinato la contaminazione del suolo e della falda acquifera; sono stati inoltre rinvenuti blocchi di cemento ed ingenti quantità di materiale edile, elettrico e ferroso.
In superficie sono stati rinvenuti notevoli volumi di rifiuti speciali pericolosi, come contenitori di vernici, acidi, diluenti, parti di computer, monitor con tubo catodico, tubi al neon, componenti elettroniche, bidoni con olio esausto ed altro.
Erano presenti in grande quantità anche rifiuti non pericolosi, tra cui materiale ferroso di vario genere, compresa una vecchia betoniera, materiale edile in cemento e laterizio, sanitari in porcellana, bombole di GPL abbandonate ed altro.
I Forestali, con l’ausilio di un consulente tecnico, provvederanno ad effettuare le opportune verifiche al fine di accertare un eventuale inquinamento dei corsi d’acqua circostanti lo stabilimento.
Tutta l’area all’interno del perimetro della ditta è stata posta sotto sequestro e l’amministratore delegato della stessa è stato denunciato per abbandono e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.