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‘SI’ con larga maggioranza allo stato di attuazione dei programmi

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‘SI’ con larga maggioranza allo stato di attuazione dei programmi

Ampio dibattito in Consiglio Provinciale sull'equilibrio di bilancio e sullo stato di attuazione dei Programmi. E' stato l'Assessore al Bilancio Piero Ducci ad aprire il confronto, intervenendo su una variazione al bilancio approvata con larghissima maggioranza. “ Siamo perfettamente in linea con i programmi – ha spiegato Ducci – perchè abbiamo il 77% delle spese già impegnate, la situazione delle entrate tributarie è continuamente monitorata e ai minori introiti per la crisi ha corrisposto un taglio delle spese da parte della giunta. Il nostro bilancio è perfettamente in equilibrio. La cosa che ci preoccupa è il Patto di Stabilità, perchè la parte investimenti è in leggero ritardo a causa di qualche ritardo in alcune riscossioni. I lavori in corso devono essere pagati, abbiamo fatto ricorso anche al pro-soluto, ma abbiamo anche bisogno di incassare”. E' stato poi il Presidente Vasai a presentare la sua relazione sullo stato di attuazione dei programmi. “ Non era facile immaginare 12 mesi addietro – ha detto Vasai – che il peggio doveva ancora venire. Oggi lo sappiamo. Anche le ultime manovre tagliano in maniera indistinta, senza tenere conto della differenza tra enti virtuosi ed enti spreconi. I cittadini devono sapere che l'indebolimento degli enti locali reca danno gravissimo alla comunità locale. E' l'ora che qualcuno dica ai cittadini che l'abolizione delle province non porterà alcun risparmio. Agli aretini – ha spiegato il Presidente della Provincia – la Provincia costa 1.55 euro all'anno pro-capite. Creare un vuoto politico e istituzionale tra la Regione e i 39 comuni di questo territorio rischia di provocare una frantumazione del sistema locale, che finirà per privilegiare gli interessi dei più forti rispetto a quelli più deboli. Per quanto riguarda le cose fatte – ha spiegato Vasai – mentre a Roma si decide il futuro delle Province, noi abbiamo stretto una importante intesa con Siena Grosseto, per cominciare a ragionare e a lavorare insieme su temi strategici per il territorio. Nel frattempo continuiamo, sia pure con sempre maggiore difficoltà, a mantenere tutti gli strumenti di contrasto alla crisi economica, soprattutto sul manufatturiero. Ricordiamo che la Provincia ha contribuito con 10 milioni di risorse del Fse alla cassa integrazione in deroga. Viviamo una situazione di profonda incertezza, anche se l'ente è solido ed ha bilanci perfettamente in ordine, attrezzato a fare al meglio gli interessi della comunità locale. Il decentramento amministrativo è stato una grande conquista. Buttarlo a mare sarebbe un gravissimo errore”. Il dibattito è stato aperto dal capogruppo della Federazione della Sinistra Alfio Nicotra. “Se continua così – ha affermato Nicotra – dopo il “berlusconismo” avremo il governo dei mercati. In Europa si decide un inasprimento del Patto di Stabilità. Dietro la crisi c'è una grande truffa, con cui si voglio cancellare le conquiste dei lavoratori. Per tutti questi motivi voto si con convinzione”. Voto contrario è stato invece annunciato dalla capogruppo del Pdl Lucia Tanti. “ Il problema – ha detto la Tanti – non è la Provincia, ma ragionare sugli assetti complessivi dello Stato. Dobbiamo chiederci se accorpare gli enti è semplificazione o minore democrazia. Se la gran parte dei cittadini non sono contrari all'abolizione delle Province, credo che un po' di autocritica sia giusto farla. Spesso in questo consiglio si fanno esercizi di retorica politica, anziché parlare dei problemi dei cittadini”. Voto negativo anche del gruppo UDC, preannunciato dal capogruppo Simon Pietro Palazzo. “ Noto dalla relazione – ha detto Palazzo che siamo in ritardo di 7 milioni sulle entrate. Chiedo a questa amministrazione di guardare avanti e dobbiamo crederci fino in fondo. Siamo sotto attacco e questo ci obbliga a rimettere tutto in discussione. Dobbiamo fare le cose che devono essere fatte, senza pensare solo agli interessi personali”. Riforme importanti e non rinviabili sono state chieste dalla capogruppo dell'Italia dei Valori Sara Boncompagni.” Il problema che dobbiamo porci – ha affermato la Boncompagni – è capire se saremo in grado di dare ai cittadini le risposte che ci chiedono. Dobbiamo chiederci se siamo ancora nelle condizioni di realizzare il programma che ci eravamo dati”. Sui condizionamenti esterni alla realizzazione del programma ha insistito anche Alessandra Landucci, capogruppo di Sinistra e Libertà. “ Lo stato di attuazione del programma – ha detto la Landucci – è pesantemente condizionato da tagli e patto di stabilità. L'azione del Governo rende la vita molto difficile agli enti locali e l'abolizione delle province serve solo a gettare fumo negli occhi ai cittadini. Sta a noi far capire alla gente come stanno le cose”. Totalmente soddisfatto dalla relazione del Presidente si è detto il capogruppo del Pd Massimo Pacifici che si è soffermato sulla situazione in atto. “Purtroppo in questa nazione – ha spiegato Pacifici – non si è fatta mai una riflessione seria e completa sull'organizzazione dello Stato. Basti ricordare l'abolizione delle circoscrizioni, che hanno portato zero risparmi, ma certamente hanno tolto ai cittadini uno strumento di partecipazione. Apprezzo particolarmente l'azione di area vasta avviata con Siena e Grosseto, anticipando i tempi”. Da segnalare anche gli interventi dei consiglieri Lorenzo Puopolo, Simone Pellegrini e Armando Vannini, nonché dell'assessore Antonio Perferi. Alla fine lo stato di attuazione dei programmi è stato approvato con 19 voti a favore e 3 contrari.