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Slow Food Toscana dice “NO” al nucleare

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Arezzo – Un incontro per parlare dell'associazione, ma anche di ambiente e energia da fonti rinnovabili con particolare riferimento alla geotermia nella nostra regione. L'ha organizzato ieri Slow Food Toscana all'Istituto Superiore Cattaneo San Miniato (Pi). Da diversi anni va avanti in Toscana il progetto Gusto Pulito che prevede la coltivazione di alcuni prodotti proprio grazie all'utilizzo di energie da fonti rinnovabili. Per un cibo buono, giusto e…pulito.

Presenti ieri all'istituto Raffaella Grana presidente di Slow Food Toscana, Sergio Chiacchella direttore del CoSviG (Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche), Fausto Costagli fiduciario della condotta Slow Food di Monteregio e il Dirigente Scolastico Salvatore Caruso.

GUSTO PULITO
Prosegue anche nel 2011 la collaborazione tra Slow Food Toscana e CoSviG (consorzio nato nel 1988 per iniziativa dei Comuni dell’area geotermica) per la valorizzazione dell’area geotermica e dei prodotti delle aziende agroalimentari che utilizzano energia rinnovabile. Gusto Pulito nasce da un'idea di Fausto Costagli, fiduciario della condotta del Monteregio realizzato in collaborazione con le condotte limitrofe di Volterra-Alta Val di Cecina e San Gimignano-Colli senesi, nel territorio dei comuni di Castelnuovo Val di Cecina, Pomarance, Monteverdi Marittimo, Monterotondo Marittimo, Montieri, Casole d’Elsa, Chiusdino, Radicondoli (nelle province di Grosseto, Pisa e Siena), che hanno in comune l’utilizzo della geotermia quale fonte per la produzione di energia rinnovabile e a basso impatto ambientale.

Un esempio? Nei caseifici San Martino e Podere Paterno a Monterotondo Marittimo si utilizza il vapore che esce dalla terra e che, trasformato in vapore acqueo tramite uno scambiatore di energia, scalda le marmitte termiche con cui si cagliano i formaggi e si fanno le ricotte. Anche nelle celle di maturazione dei salumi di cinta senese di Arcadia o per far crescere il basilico della Parvus Flos, si procede al medesimo modo.

“Questa è la nostra idea di futuro -dice Raffaella Grana, presidente di Slow Food Toscana- un modello culturale di utilizzo dell'energia provenienti dalla terra, dal sole, dalla natura che ci consenta di produrre in armonia un cibo buono, pulito e giusto. Dopo quanto successo in Giappone dobbiamo rivendicare con forza il nostro NO all'energia da nucleare. Possiamo vivere e mangiare grazie alle energie da fonti rinnovabili, Gusto Pulito ne è l'esempio”.