Dopo la vittoria nei Play-out di serie A2, che gli garantiscono la permanenza nella categoria, le ragazze del Bsc Arezzo, questa volta in versione under 21, ottengono un altro indiscusso successo, approdando alle finali nazionali che assegnano lo scudetto di categoria.

Domenica 11 settembre, infatti, la squadra aretina, piegando Caserta e Chieti, stacca il biglietto per provare a cucirsi sulle maglie lo scudetto tricolore.

La prima partita, contro Caserta, è di quelle da ricordare: 5 campionesse europee in campo (3 per Caserta e 2 per l’Arezzo) e promessa di sicuro spettacolo unito ad una grande incertezza per il risultato. Caserta schiera in campo una formazione composta da molte atlete della prima squadra, campione d’Italia 2010. La partita è avvincente e ben giocata e le squadre si sorpassano e contro sorpassano fino alla sesta ripresa, quando, grazie al proprio line-up l’Arezzo mette a segno il breack decisivo, tre punti che congelano il risultato sul 7 a 4 finale, che consente al nove aretino di stare a guardare mentre Caserta se la vede con Chieti.

Il Chieti si rivela squadra non allo stesso livello delle altre due e viene agevolmente battuto dal Caserta . Si arriva, quindi, alla gara decisiva: il “Monnalisa” team, battendo Chieti otterrà l’accesso alla finale a tre per il titolo italiano. Il nove aretino è concentratissimo e sfodera una prestazione da manuale: 16 a 0 e pratica archiviata senza consentire alla squadra Teatina di mettere mai in discussione il risultato.

Domenica sicuramente esaltante per il softball aretino, che ha visto le proprie rappresentanti esibire bel gioco e concretezza, in ogni reparto, dalla difesa all’attacco, dimostrando un livello tecnico di assoluta eccellenza.

Al concentramento di finale l’Arezzo dovrà vedersela con le campionesse uscenti di Bollate e con il Parma, squadre di ottimo livello ed abituate a giocare per traguardi importanti, l’obiettivo di inizio stagione è già stato raggiunto ma, le “Monnalisine” non nascondono le proprie ambizioni e proveranno, sicuramente, a non lasciarsi intimorire dalle più titolate avversarie.