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Tabacco: l’agronomo, in Campania produzione specializzata di ‘Burley’

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Tabacco: l’agronomo, in Campania produzione specializzata di ‘Burley’

Napoli, 31 mar. (Labitalia) – "Il tabacco in Campania è coltivato soprattutto nelle province di Caserta, Benevento e Avellino e per le aziende che lo producono è spesso la sola fonte di reddito. E già da quest'anno ci si aspetta una decisa contrazione della coltura perché molti agricoltori campani non pianteranno tabacco, nell'incertezza che il prodotto non sia redditizio".
Così Renato Contillo, direttore del Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (Cra) di Scafati (Salerno), parla con LABITALIA della coltivazione del tabacco in Campania, che rischia di essere spazzata via se venisse approvata una revisione alla direttiva europea sui tabacchi. "Nel caso del tabacco -spiega ancora Contillo- si tratta di una produzione a basso valore aggiunto che se sparisce, porta via tutto il resto della filiera". "I tabacchi non sono tutti uguali -spiega l'agronomo- nel caso della Campania vi è una specializzazione sulla produzione del Burley, che si usa molto per le sue capacità 'di riempimento', ossia usando il Burley per riempire la sigaretta, che ha uno standard di diametro e di lunghezza, le industrie manifatturiere, usano meno tabacco e questo è un vantaggio anche per il consumatore in quanto meno tabacco nella sigaretta vuol dire meno catrame respirato".
"Se dovesse passare il divieto europeo -conclude Contillo- di aggiungere componenti aromatici alle sigarette, come ormai è in uso da un certo tempo, non sarebbe solo a rischio la produzione e la vendita in Campania e in Italia, ma in tutta Europa".