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Tulli: ‘Cara Italia, rivestiti!’

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Tulli: ‘Cara Italia, rivestiti!’

Arezzo – Dichiarazione del presidente della commissione consiliare pari opportunità Marco Tulli: «Da troppo tempo nei media italiani e nelle campagne pubblicitarie sempre più spesso il modello femminile è quello di una donna che ha come unico obiettivo la seduzione del maschio, meglio se ricco e potente, disposta a scambiare ruoli pubblici di prestigio e ricchezza offrendo in cambio la sua bellezza e la sua giovinezza.
Questo modello di relazione tra donne e uomini, legittimato dal nostro primo ministro, è offensivo per la dignità delle donne e per il ruolo che queste svolgono ogni giorno.
Donne che spesso non riescono ad avere voce perché fanno troppa fatica, più mestieri degli uomini, stipendi più bassi e senza il tempo di occuparsi della propria promozione. Donne che non hanno il minimo aiuto in un paese che sta dimenticando che cosa significano i diritti e la tutela.
Anche gli uomini assumono l’immagine di cercatori del potere, sostanzialmente sorretto soltanto da un paventato successo economico, che permetterebbe loro di poter comprare qualsiasi cosa.
Un decadimento pericoloso perchè non ha nessuna correlazione con la liberà, come si vorrebbe far credere, ma anzi si nutre di una superficialità che fa proprio della libertà uno strumento di controllo e i diritti non sono più per tutti, ma semplicemente per ciascuno.
Per questo presenterò, in qualità di presidente della Commissione Pari Opportunità di questo Comune, una mozione in Consiglio Comunale di adesione alla campagna UDI per contrastare la pubblicità offensiva della dignità delle donne, che impegni questa amministrazione a non permettere l’affissione nel territorio di quelle campagne pubblicitarie che calpestano la dignità della donna.
Ed è per questo che invito uomini e donne di Arezzo ad alzare la testa e la voce, cominciando dalla manifestazione del 13 febbraio, per ribadire il loro no a un meretricio mascherato da libertà.
Cara Italia, rivestiti! Tirati su le mutande e, se ce le hai ancora, rimboccati le maniche per costruire un futuro migliore e per difendere quello che di buono, donne e uomini, hanno costruito fino a oggi.»