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Tulli: ‘No a questa legge sul Testamento Biologico’

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Tulli: ‘No a questa legge sul Testamento Biologico’

Arezzo – Dichiarazione del consigliere comunale Marco Tulli: «Se qualcuno si è scandalizzato per il “bunga bunga way of life” dovrebbe fare altrettanto, in questa città, per il testo di legge in discussione alla camera sul Testamento Biologico. Si parla lo stesso linguaggio: quello del controllo politico del corpo, quello dell’annientamento della libertà di decidere. A decidere sarà un potere divenuto sempre più autoritario, distante, che pretenderebbe di definire lui un obbligo di vivere e alle sue condizioni.
La giurisprudenza della Corte Costituzionale, che asserisce l’esistenza di un diritto fondamentale all’autodeterminazione e il potere della persona di disporre del proprio corpo, fa il pari con l’articolo 32 della nostra Costituzione: “La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. Tutti questi assunti ci mettono in guardia sul fatto che la libertà individuale, rispetto alle scelte importanti della vita, è inviolabile e sacra.
Il testo di legge in discussione, che vede il consenso della persona sostanzialmente vanificato, perché le sue dichiarazioni non hanno valore vincolante e non possono riguardare questioni essenziali come quelle dell’alimentazione e dell’idratazione forzata e che ascrive l’alleanza terapeutica sostanzialmente alla sola decisione medica, va contro questi principi, perchè si vuole chiaramente far passare il concetto tragico che il dominio può e deve avere campo libero su ogni aspetto dell’esistenza.
Questa città, come altre, ha approvato il suo Registro sulle dichiarazioni anticipate di trattamento: un atto di civiltà e di estrema resistenza nei confronti di questo ribaltamento di valori. Spero e mi auguro che questa stessa città sappia trovare la forza e gli strumenti necessari per difenderlo fino alla fine.»