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Un convegno sulla violenza sulle donne

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“Nel corso del 2011 sono state 22 le richieste di aiuto da parte di donne della Valtiberina che sono arrivate all’ Associazione Silvia Zanchi di Sansepolcro inaugurata l’anno scorso. Ventidue contatti da parte di persone che nella nostra zona avevano subito violenze. A questi vanno aggiunti quelli arrivati nei consultori e alle assistenti sociali. Numeri importanti rapportati alla popolazione che dimostrano ancora una volta che non deve essere mai abbassata la guardia anche in Valtiberina. Sono eventi devastanti per la donna soprattutto quando ad essere coinvolti sono i minori. “A dichiararlo la delegata dal sindaco alle pari opportunità Mariarosa Chiasserini, 45 anni, consigliera comunale e infermiera all’ospedale di Sansepolcro che nel convegno del 26 novembre a Palazzo delle Laudi dedicato al problema della Violenza contro le donne, ha svolto il ruolo di moderatrice: “Per la prima volta in Valtiberina si è organizzata grazie all’Amministrazione Comunale, al sindaco Daniela Frullani e alle tante associazioni un’iniziativa su questa tematica – spiega Chiasserini – per questo hanno partecipato tutte le associazioni presenti nel territorio, dalla Fidapa, Innerweel, Soroptimist la Misericordia, la Croce Rossa, la Asl 8, lo Spi Cgil , Pronto donna e l’associazione Silvia Zanchi. Il problema è quindi stato affrontato da più punti di vista partendo dalla violenza fisica e sessuale, a quella economica e psicologica. Sullo sfondo i gap che ancora oggi allontanano la parità di genere in tutti i campi, ad iniziare da quello del lavoro. Tutti gli interventi hanno contribuito a tracciare un quadro della situazione attuale delineando la necessità di creare una rete tra associazioni ed istituzioni a disposizione delle donne della Valtiberina.” Presente all’iniziativa, oltre all’assessore provinciale Carla Borghesi, la Presidente dell’ Associazione Pronto Donna di Arezzo Patrizia Papini e Fabrizia Barlozzi, Presidente dell’ Associazione dedicata alla figlia Silvia Zanchi, anche l’onorevole Donella Mattesini che proprio negli anni 90 iniziò questo percorso come assessore in provincia di Arezzo e che oggi si sta battendo contro la firma delle dimissioni in bianco delle donne al momento della loro assunzione. “Quando ho ricevuto la delega dal sindaco Frullani sono stata particolarmente contenta perché penso di poter affrontare questo tema da un punto di vista privilegiato – aggiunge Chiasserini – Lavorando come infermiera infatti entro più facilmente in un rapporto empatico nella rilevazione dei bisogni soprattutto di quelli psico-sociali. Anche il campo della medicina presenta delle forti penalizzazioni nei confronti delle donne: basta pensare che tutte le sperimentazioni dei farmaci sono testati sugli uomini e quasi mai sulle donne. Tutto il mondo delle associazioni rappresenta il valore aggiunto che abbiamo in Valtiberina e partendo proprio dal terzo settore dovremo portare avanti i nostri progetti futuri.”