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Valtiberina e Casentino, confronto sulla sanità

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Valtiberina e Casentino, confronto sulla sanità

Arezzo – Alle due vallate più piccole in termini di abitanti della provincia (31.502 in Valtiberina e 37.118 in Casentino) sono state dedicate le riunioni centrali del tour organizzato dalla Asl, per confrontarsi con le rispettive conferenze zonali dei sindaci. Vallate più piccole, ma con caratteristiche geografiche ed epidemiologiche complesse, dove garantire una appropriatezza ed una equità di servizi rispetto al resto della provincia e della regione, rappresenta un compito di non facile soluzione.

In Valtiberina e Casentino la Asl ha presentato agli amministratori locali il lavoro svolto, i progetti in corso e quelli futuri, inseriti in un generale piano di sostanziose modifiche all’assetto organizzativo dei servizi sanitari. A Sansepolcro lunedì e martedi a Bibbiena, è stata sottolineata la complessità di assistere i cittadini in zone montane, spesso poco abitate e con collegamenti difficili.

Gli incontri sono iniziati con l'illustrazione del bilancio della Asl, con i conti della Azienda riferiti al 2010 che si chiudono con un miglioramento sul 2009, ma con la persistenza di un deficit di 6,5 milioni di euro. E il 2011, viste le difficoltà della finanza pubblica, non promette nulla di buono, con una previsione di un disavanzo vicino ai 9 milioni di euro.
Ciononostante – è stato precisato – prosegue il programma di riordino dell’assistenza. Sostanzialmente completato quello delle attività ospedaliere, è dal territorio e dalle buone pratiche che possono derivare miglioramenti fondamentali per lo stato di salute dei cittadini, e per un uso appropriato delle risorse.
Dall’accordo con i medici di medicina generale, sia in Valtiberina che in Casentino si attendono grandi risultati. Intercettare i bisogni di salute, prima che questi divengano problematiche croniche è la chiave di volta.
In Casentino l’operazione è facilitata dalla presenza di una cooperativa che riunisce tutti i medici di famiglia. Ma anche in Valtiberina il processo per la creazione di moduli di medici associati che garantiscono una maggior continuità e una presa in carico dei cittadini, sta producendo risultati apprezzabili. Sul territorio nasceranno punti strutturati, con la presenza di medici associati nelle 12 ore, e la continuità della guarda medica nelle ore serali-notturne e nei festivi. Il tutto con collegamenti in rete.

Ai sindaci è stato illustrato nel dettaglio il piano per la diffusione capillare dell’Afa, l’attività fisica adatta, per l’utilizzo di palestre destinate agli anziani, con la doppia finalità di un benessere fisico e non di meno di mantenere relazioni sociali. Con i sindaci è stata condivisa la necessità di collaborare per diffondere questa pratica, e trovare le soluzioni anche logistiche per ogni centro abitato. Sempre nell’area territoriale, si è illustrato il piano per la realizzazione delle case della salute, alcune ormai già pronte.

Sia la Valtiberina che il Casentino, saranno aree di sperimentazione del progetto Uncem per la montagna. Verranno avviate esperienze specifiche di telemedicina, in particolare per la prevenzione e la cura di malattie cardiopatiche. Conferme anche per una assistenza aggiuntiva in zone turistiche durante la stagione estiva.
Le due vallate hanno anche il primato in Toscana per le aspettative di vita, pur mantenendo entrambe anche un alto indice di mortalità per tumori allo stomaco, fenomeno comunque in calo. Il Casentino, in particolare, ha fatto registrare fra il 2001 e il 2010 un aumento medio della vita del 5%. Molti anche gli stranieri, mentre è in calo il tasso di natalità.

Sul fronte degli ospedali, a Bibbiena, oltre alla conferma dei quattro medici per il pronto soccorso e il funzionamento della tac sulle 24 ore, saranno avviati i lavori per il nuovo obitorio, mentre non si rilevano altre particolari necessità essendo una struttura inaugurata meno di tre anni fa. Sansepolcro (dove sono da poco terminati o sono in dirittura di arrivo le opere per la dialisi, la radiologia, la digitalizzazione e il blocco operatorio) sta portando a termine i lavori che hanno impegnato la struttura negli ultimi due anni con un sostanziale rinnovo di locali e attrezzature e revisione degli spazi secondo le nuove esigenze.

GLI AMMINISTRATORI
Sia a Sansepolcro che a Bibbiena gli amministratori locali hanno apprezzato il lavoro svolto, ed hanno sottolineato la necessitò di proseguire in un progetto di piena collaborazione e condivisione delle scelte, particolarmente importanti mentre le risorse pubbliche sono sottoposte a importanti restrizioni che non tengono conto nemmeno dell’aumento del costo della vita.
La dimensione delle due aree consente anche un rapporto particolarmente facilitato e proficuo, anche con la presenza delle comunità montane e della società della salute in casentino, dove il confronto è sempre aperto e l’assunzione di responsabilità forte.