Home Politica Valutazione scuole e docenti: la cgil chiede procedure corrette

Valutazione scuole e docenti: la cgil chiede procedure corrette

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Arezzo – “Ristabilire le procedure corrette”. Il sindacato scuola Cgil non ci vede chiaro in quelle in corso per la valutazione dei docenti e degli istituti nella provincia di Arezzo. La Segreteria Flc Cgil ha quindi chiesto un intervento formale presso il Ministero, perché “sia consentito a tutti i Collegi Unitari di deliberare in un clima sereno e democratico, che consenta veramente a tutti i docenti la discussione ed il confronto su un protocollo scritto. A questo scopo ritiene assolutamente indispensabile un rinvio dei termini di adesione, fissati dal Provveditore di Arezzo nel 10 marzo 2011, per consentire un'informazione capillare, impedita finora dal rincorrersi delle iniziative dell'Amministrazione”.
Queste richieste nascono dall’attuazione del Progetto di Sperimentazione della Valutazione delle Scuole e che sta registrando “una situazione del tutto al di fuori delle norme che regolano il funzionamento degli Organi Collegiali”.
La Flc Cgil porta alcuni esempi. “Il 25 febbraio 2011 si è svolta presso l'ITIS Galilei di Arezzo un incontro tra Dirigenti scolastici, Provveditore, Capo Dipartimento e Dirigente Regionale con la presenza di alcuni docenti direttamente invitati dai singoli Dirigenti. Non c'è stata informativa ai Sindacati, ma un membro di questa Segreteria ha partecipato perché avvertito da un docente. Nel corso dell'incontro è stata presentata la sperimentazione con accenti fortemente positivi, sostenendo che molte scuole sul territorio nazionale si sono proposte, al punto da rendere necessarie scelte di esclusione forzata. E' stata quindi caldeggiata l'adesione delle scuole di Arezzo, suggerendo la possibilità di riunire separatamente le componenti di ogni Istituto comprensivo, per acquisirne il parere presumibilmente positivo, e procedere al Collegio unitario solo per ratificare quanto già deciso in modo separato. In seguito all'incontro molti Dirigenti Scolastici stanno procedendo ad acquisire i pareri separatamente, in qualche caso addirittura superando la convocazione per grado di scuola, ma sentendo i docenti uno per uno. In alcuni Collegi, pur formalmente convocati, non è stato consentito di votare, dicendo che era sufficiente l'informazione di quanto avevano deciso gli insegnanti di scuola media. In un caso specifico un Dirigente, dopo una delibera contraria alla sperimentazione, ma precedente alla riunione del 25 febbraio, ha riconvocato separatamente i docenti chiedendo loro di esprimersi di nuovo, opponendo un vizio formale (mancata verifica della concordanza tra presenti e votanti) della precedente votazione, peraltro implicitamente confermata da un Collegio successivo che ha approvato il verbale della seduta precedente. Il tutto accompagnato da atteggiamenti e dichiarazioni intimidatorie nei confronti dei docenti ai quali è stata prospettata anche una modifica delle condizioni di lavoro per il prossimo anno scolastico”.

Articlolo scritto da: CGIL Arezzo