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Vasari, la guida di Skira curata da Liletta Fornasari

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Arezzo – “Le opere di Giorgio Vasari in Arezzo e provincia”: questo il titolo della guida curata da Liletta Fornasari e pubblicata dalla casa editrice Skira. Un volume che traccia il legame tra Arezzo e Vasari: “un rapporto fortissimo, imprescindibile e fondato su un costante affetto dell’artista per il luogo natio dove volle tornare per essere sepolto nella Pieve dove aveva decorato l’altare di famiglia.
Ad Arezzo sono connessi gli esordi e tutte le fasi della sua lunga e ricca carriera. È di Arezzo la fanciulla che il Maestro prende in moglie e ad Arezzo acquista e decora la propria dimora tra un viaggio e l’altro, tra una “fuga” da Firenze e una nuova avventura”.
Un itinerario nei luoghi, nei ricordi e tra le opere aretine del Maestro: “un’occasione che solo Arezzo può offrire per ripercorrere le diverse tappe della vita del Vasari, fuori dai bagliori della scena “internazionale” nella quale egli si mosse, accanto ai suoi ricordi più intensi”.
Notizia Archiviata. Immagine non più disponibile. Come scrive Liletta Fornasari “con la sua città natale, Vasari mantenne sempre legami molto stretti. Sebbene fosse stato impegnato in molti viaggi e fosse stato coinvolto in numerose imprese da parte di signori, prelati e ordini monastici, Vasari non si è mai dimenticato la città dove aveva mosso i primi passi sotto la guida di Guillaume de Marcillat (…). Anche nelle Vite, non a caso Vasari inserisce se stesso in una “genealogia” di pittori aretini che inizia con Margarito d’Arezzo, da lui chiamato Margaritone, e prosegue con Spinello, con Parri di Spinello, con Bartolomeo Della Gatta, con Piero della Francesca, con Lazzaro Vasari, con Luca Signorelli, con Guillaume de Marcillat e conclude la rassegna con se stesso e con i suoi contemporanei, come Giovanni Lappoli e Niccolò Soggi. Vasari esalta le sue origini incanalando la sua arte sulle orme della tradizione aretina”.
Scrive ancora Liletta Fornasari: “nel panorama pittorico aretino del XVI secolo, Vasari ha avuto un ruolo determinante e la diffusione della sua “maniera” nei vari centri del territorio aretino si è verificata attraverso un gran numero di artisti e di opere, caratterizzate da uno stile forse meno cortigiano in quanto destinate a committenze soprattutto religiose”.
L’autrice ricostruisce minuziosamente la vita di Vasari con la citazione delle fonti e approfondendo il rapporto dell’artista con Arezzo da una parte e Firenze dall’altra. Analizzato anche il Vasari architetto che si cimentò per la prima volta proprio ad Arezzo nella realizzazione del sostegno dell’organo del Duomo.
Il volume della casa editrice Skira si articola in cinque itinerari: Arezzo, Camaldoli, Castiglion Fiorentino, Cortona e Monte San Savino. E si chiude con una ricca bibliografia.