Arezzo – Nel primo pomeriggio di ieri, intorno alle ore 16, una pattuglia della Sottosezione Polizia Stradale di Battifolle, nell’ambito di un servizio di pattugliamento del territorio autostradale, indirizzava la propria attività al controllo di veicoli per contrastare il fenomeno del trasporto e spaccio di sostanze stupefacenti riuscendo a compiere una brillante operazione conclusasi con l’arresto di due persone di origine calabresi ( M.B. di anni 27 e B.G. di anni 23 ) dediti, per i precedenti specifici, al trasporto e allo spaccio di droga, ed il sequestro di oltre 2 chilogrammi di cocaina e di oltre 41000 euro in contanti verosimilmente quale pagamento di altra partita di droga già consegnata nell’ambito del medesimo viaggio. I due pregiudicati viaggiavano a bordo di una autovettura Alfa 147 da sud verso Nord.
In particolare,il personale della sottosezione di Battifolle, dopo un meticoloso lavoro di ricognizione e riscontro delle originali caratteristiche dell’autovettura riuscivano ad individuare un vano ricavato dietro il paraurti posteriore al quale si poteva accedere solo dopo aver rimosso la ruota di scorta prima e una lamiera dopo formata a regola d’arte posta tra il vano della ruota e il paraurti di difficile individuazione se non attraverso un minuzioso lavoro di riscontro delle caratteristiche originali dell’autoveicolo. Avuto fondati motivi che la variazione di quella parte dell’auto non fosse realizzata a caso, la pattuglia effettuava una accurata perquisizione rinvenendo oltre due chilogrammi di cocaina destinata in qualche città del centro Italia. Nell’ambito della stessa perquisizione, sotto la cuffia del cambio veniva rinvenuta inoltre una mazzetta di Euro in banconote di vario taglio per un totale di oltre 41 mila euro certamente frutto di una precedente consegna di droga avvenuta durante lo stesso viaggio. Gli agenti, illuminati da un elevato acume investigativo, sequestravano la droga , gli Euro e la macchina , e traevano in arresto i due prevenuti in per il delitto di concorso nel trasporto a fini di spaccio della sostanza stupefacente. Gli arrestati dopo le formalità di rito venivano accompagnati presso l’istituto di pena di Sollicciano di Firenze a disposizione della Procura della Repubblica di Arezzo che ha coordinato le attività .
Per proseguire nell’attività investigativa sono stati informati le Squadre mobili delle Questure competenti, in particolare Reggio Calabria.
