Home Attualità Economia Alberghi, no della Commissione bilancio del Comune di Arezzo

Alberghi, no della Commissione bilancio del Comune di Arezzo

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“I membri della Commissione bilancio del Comune di Arezzo che hanno rifiutato di ridurre l’aliquota Imu per gli alberghi avranno sulla coscienza il destino dei lavoratori del comparto”. È questa la prima lapidaria dichiarazione del direttore della Confcommercio Franco Marinoni poche ore dopo la bocciatura della proposta avanzata dall’assessore Marco Donati e dalla presidente della Commissione Bennati su sollecitazione degli operatori del settore.

“La bocciatura, per 5 voti a 3, mette in discussione la solidità di una maggioranza che non è in condizioni di garantire un impegno preso con la categoria, teso a ridimensionare una incongruenza e una vera e propria stortura di un sistema fiscale che, anche a livello locale, appare sempre più schizofrenico”, sottolinea Marinoni.

La diminuzione dell’aliquota Imu per gli alberghi avrebbe ridimensionato la sperequazione ora esistente tra questa tipologia di immobili e gli opifici industriali, che già ai tempi dell’Ici, causa le più basse rendite catastali, erano tassati la metà delle strutture ricettive.

Comunque, incassato il parere negativo dei membri della Commissione, la proposta, che era stata liberata dalla Giunta, continuerà ora il suo iter in sede di Consiglio comunale, dove c’è ancora speranza che possa essere accolta.

“Se questa bocciatura è il risultato di uno scontro politico, diciamo con forza che non possono essere le imprese ad andarci di mezzo. Se invece è arrivata da un meditato ragionamento sulla sostanza del provvedimento, è sintomo di una miopia che ha dell’incredibile”, prosegue Marinoni, “ancora non si è capito che per un’impresa ricettiva l’immobile equivale ad una pressa meccanica per un’industria delle auto. Non è un bene accessorio, ma strumentale e necessario all’esercizio dell’attività. E se alcuni albergatori, poi, hanno investito in questi anni gli utili delle loro aziende nel rimodernamento e adeguamento degli stabili, oggi andrebbero premiati, non puniti. Perché per la nostra città avere alberghi belli e degni di stare sul mercato internazionale dovrebbe essere un fiore all’occhiello”.

“Il settore della ricettività è già troppo penalizzato dalla mancata competitività della destinazione Arezzo, nonché dalla crisi che ha investito il turismo. Alcuni alberghi viaggiano con un tasso di occupazione così basso da metterne a rischio anche la sopravvivenza. Penalizzarli ulteriormente con un aggravio così sostanziale della tassa sull’immobile significa condannarli senza appello”.