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Arezzo si conferma capitale italiana della cultura

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Arezzo si conferma capitale italiana della cultura

Arezzo si conferma per il secondo anno consecutivo capitale italiana della cultura. E' quanto emerge dal rapporto “L'Italia che verrà – Industria culturale, Made in Italy e territori” realizzato da Unioncamere e Fondazione Symbola. “Lo studio è basato sui dati dell'economia reale – spiega il Segretario Generale della Fondazione Symbola Fabio Renzi – ma con un'interpretazione innovativa che privilegia quelle aziende che producono ed esportano puntando sul design, sull'innovazione, sul marketing e sulla comunicazione, oltre alle industrie creative, dello spettacolo e dei beni culturali. Sulla base di questa interpretazione, accettata oggi anche a livello internazionale, Arezzo ha un invidiabile primato con un dato molto significativo, l'8,4% del totale del fatturato delle proprie aziende contro un 5,4% di media nazionale. Questo significa, in termini assoluti, 700 milioni di euro e 15.000 persone occupate e rappresenta quindi un elemento di grande rilievo anche sul piano economico e occupazionale, con il contributo maggiore che viene da quelle imprese che sono protagoniste di una 'manifattura culturale' nata dalla tradizione manifatturiera. Rispetto a questo quadro sicuramente importante e positivo, c'è un dato che offre anche ancora margini di miglioramento ed è quello della gestione del patrimonio storico-artistico, dal quale arriva solo lo 0,8% del risultato illustrato precedentemente. Se quell'innovazione che l'impresa ha saputo attuare per ricollocarsi sul mercato venisse oggi applicata a questo patrimonio per renderlo maggiormente accessibile con linguaggi più contemporanei, Arezzo sarebbe certa di mantenere questo primato anche nei prossimi anni”, ha concluso Renzi. Il rapporto sarà presentato ufficialmente lunedì 12 novembre all'auditorium di Arezzo Fiere in un convegno che, come hanno spiegato il Presidente della Camera di Commercio Giovanni Tricca e la Vicepresidente della Provincia Mirella Ricci, non sarà celebrativo ma proiettato al futuro. “Il risultato del rapporto ribadisce che in questa Provincia la cultura, intesa in senso ampio come ideazione, costruzione e commercializzazione del prodotto, è davvero all'avanguardia – commenta Mirella Ricci. Abbiamo investito in queste nuove sfide partendo dalla nostra storia e dalla nostra competenza a dimostrazione che le idee, e quindi la cultura e la fantasia, producono nuovi sbocchi per l'economia”. Al convegno di lunedì 12 novembre, che sarà aperto alle 10 dai saluti del Sindaco Giuseppe Fanfani, del Presidente della Provincia Roberto Vasai e di quello della Camera di Commercio Giovanni Tricca, ci sarà la presentazione del rapporto da parte del segretario generale di Unioncamere Claudio Gagliardi, il dibattito con interventi già programmati di imprenditori che hanno puntato su cultura e innovazione e le conclusioni del Presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci. “Non molto tempo fa qualcuno aveva detto che con la cultura non si mangia – afferma Giovanni Tricca – mentre oggi, proprio partendo dalla cultura, si può pensare ad un futuro diverso. Grazie a questo studio sappiamo quanto l'impresa ha saputo collegarsi alla cultura e quanto questo produce sul Pil della provincia di Arezzo, ed è quanto mai importante ascoltare il messaggio di chi ha saputo fare e innovare. Mi auguro che questo sia solo l'inizio e che il territorio provinciale, dopo aver vinto la sua battaglia per mantenere l'autonomia, consideri questo risultato come un punto di partenza per affrontare nuove sfide”, conclude il Presidente della Camera di Commercio.