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Bardelli: l’assurda cittadinanza onoraria ai figli degli immigrati

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Bardelli: l’assurda cittadinanza onoraria ai figli degli immigrati
Roberto Bardelli

Arezzo, 4 luglio – “La concessione della cittadinanza onoraria ai figli degli immigrati è una decisione buonista e politicamente corretta, mossa solamente da una logica profondamente livellatrice, globalizzata e globalizzante. La stessa logica che a parole i signori che hanno fatto questa proposta in consiglio comunale dicono di combattere.” A dichiararlo è il consigliere comunale Roberto Bardelli.

“I diritti e i doveri degli uomini – prosegue Bardelli – vengono così considerati soltanto come una questione burocratica, come se non vi fosse cioè un'appartenenza, un'identità storica, un legame familiare, un sentire comunitario costruito nel tempo.”

“Come per magia – dice Bardelli – la sinistra si ritrova compatta di fronte ad una proposta tanto politicamente corretta quanto assurda. L'obiettivo infatti è farla passare come una conquista sociale e di civiltà (sempre scomodata a sproposito) mentre la cittadinanza onoraria avrà un valore meramente simbolico, è quindi solo fuffa buonista se consideriamo che coloro che ne beneficeranno non saranno cittadinini italiani. In questo modo si ottiene così un solo risultato concreto: confondere le idee.”

“Sarebbe da chiedere poi – prosegue il consigliere comunale Pdl – a quante famiglie di immigrati residenti ad Arezzo interessa che ai propri figli venga concessa una mera 'cittadinanza onoraria'. Non saranno forse più contenti i consiglieri comunali ad averla proposta, in base al suo caricaturato cosmopolitismo, che loro ad ottenerla?”

“Se vogliamo poi attenerci all'aspetto strettamente giuridico della questione – conclude Bardelli – non possiamo non citare il Regolamento del Consiglio Comunale: “La cittadinanza onoraria puo' essere attribuita a persone non residenti che attraverso la propria attività, impegno, lavoro ostudio, espletati in ambito culturale, scientifico, sociale, professionale, economico, sportivo, abbiano stabilito duraturi legami con la città di Arezzo, recando un significativo contributo allo sviluppo ed al prestigio della comunità aretina, o abbiano agito in conformità ai valori fondamentali della medesima, delineati nell'art. 5 dello Statuto Comunale. Ora, ai figli degli immigrati, quale particolare merito, tra quelli elencati dal Regolamento Comunale, può essere attribuito?”

Roberto Bardelli

Articlolo scritto da: Roberto Bardelli