"L'ennesimo pasticcio di Monti sulla riduzione delle province crea nuovi problemi anziché risolverli. Assistiamo ad una strana metamorfosi per la quale prima tutti chiedevano l'abolizione delle province ed ora si pretende soltanto l'abolizione delle province altrui.
In Toscana, ma non solo, nell'erronea convinzione di proteggere prerogative, identità e campanili qualcuno si fa involontariamente sostenitore di chi ha l'unico interesse di preservare posti e poltrone."

"Nel granducato lo scontro ha raggiunto poi il suo apice con un Pd dilaniato che si litiga gli ultimi brandelli di potere in una regione che un tempo poteva vantare ben altri primati rispetto al carburante più caro in Italia. Come se non bastasse, si é aperta poi la lotta per il capoluogo che riporta alla memoria la guerra civile calabrese e la rivolta di Reggio Calabria di oltre 40 anni fa, in un avvitamento all'indietro tanto caro a Monti e soci."

"Non doveva trattarsi di accorpamenti di territori contigui spesso diversi e storicamente ostili. Piuttosto di una riorganizzazione di un ente intermedio che governa spesso territori suddivisi in comuni troppo piccoli".

Tutto questo lo dichiara il vice presidente del Pdl alla Camera, Maurizio Bianconi, membro della prima commissione e autore di un proposta di legge sulla revisione delle province.