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Caccia: al via la stagione venetaria

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Caccia: al via la stagione venetaria

«La complessa normativa che regola il settore venatorio deve essere conosciuta in modo approfondito da tutti i cacciatori e anche da chi cacciatore non è, ma vive ed opera in campagna. Essa ha lo scopo essenziale di garantire non solo la compatibilità fra la caccia e l’ambiente naturale, ma soprattutto quello di tutelare l’incolumità degli uomini». Lo afferma Claudio Marrucci, responsabile del Nucleo Investigativo Antibracconaggio del Corpo forestale dello Stato, impegnato in questi giorni su tutto il territorio nazionale insieme agli altri reparti territoriali della Forestale in un’intensa attività di prevenzione e repressione del bracconaggio, soprattutto alle specie protette.

Una costante e capillare attività, quella svolta dal Corpo forestale dello Stato, che ha portato dal gennaio 2010 a settembre 2012 ad accertare 2.246 reati, in aumento rispetto ai 1.516 del 2009, concentrati soprattutto in Puglia, Lombardia e Campania, dove rispettivamente sono stati 366, 350 e 278 i reati contestati. In aumento anche le persone denunciate, che sono state 1.567 contro le 926 del 2009. Gli arresti sono stati 12, le perquisizioni effettuate 513. Sono stati accertati, inoltre, oltre 5 mila illeciti amministrativi per un importo totale delle sanzioni notificate pari a circa 1 milione di euro.

Ecco alcuni consigli della Forestale per una caccia sicura:

1) Non cacciare, per un periodo non inferiore a 10 anni, sulle superfici boschive percorse da incendi; le informazioni relative a tali aree sono reperibili presso i catasti comunali;
2) Controllare meticolosamente lo stato delle armi, del munizionamento e dell’equipaggiamento personale e rispettare sempre le disposizioni sull’uso e/o sul trasporto dei mezzi di caccia;
3) Verificare le regolarità dei documenti necessari per l’esercizio venatorio (porto d’armi, licenza di caccia, assicurazione, tesserino venatorio regionale, etc);
4) Provvedere al pagamento delle tasse governative e regionali nonché a tutti gli adempimenti richiesti dagli ambiti territoriali di caccia (ATC) e dai comprensori alpini (CA), previsti dalle rispettive normative regionali;
5) Accertarsi correttamente di quali siano i confini di eventuali Parchi, o altre aree protette, all’interno dei quali è assolutamente vietata la caccia, e se siano presenti ulteriori zone di protezione “a cuscinetto” sul perimetro;
6) Documentarsi correttamente su quali siano i limiti dei propri ambiti territoriali di caccia e prestare la massima attenzione alle aree denominate Zona a Protezione Speciale (ZPS), all’interno delle quali l’attività venatoria è disciplinata in modo particolare, così come specificato nei vari calendari venatori provinciali, e alle zone umide, dove si ha l’obbligo di utilizzare munizioni con pallini d’acciaio;
7) Conoscere bene le disposizioni del calendario venatorio provinciale ed eventualmente dei regolamenti relativi alla raccolta funghi o di altri prodotti delle zone boscate;
8) Essere sempre certi delle specie selvatiche per le quali è consentito il prelievo venatorio; la selvaggina che non si riconosca, o che non si veda distintamewnte, non deve essere abbattuta;
9) Rispettare rigorosamente le distanze di sicurezza previste dalla legge per edifici, qualunque via di comunicazione, mezzi agricoli al lavoro nonché appostamenti di caccia fissi o temporanei; anche in caso di un minimo dubbio evitare ogni esplosione potenzialmente pericolosa;
10) Rispettare sempre l’ambiente circostante ed evitare di abbandonare rifiuti di ogni genere, ma soprattutto i bossoli delle cartucce, ormai tutti di materiale plastico;
11) Ricordarsi di detenere, trasportare e gestire i cani, da sempre i migliori “ausiliari” della stagione di caccia, in maniera rispettosa delle norme e delle loro esigenze comportamentali;
12) Si raccomanda, infine, il massimo rispetto delle colture agricole in atto.

Per informazioni più dettagliate i cacciatori potranno rivolgersi ai Comandi Provinciali e ai Comandi Stazione della Forestale dislocati su tutto il territorio nazionale o chiamare il numero gratuito di Emergenza Ambientale 1515 a disposizione di tutti i cittadini 24 ore su 24.