In merito al rimborso del canone di depurazione per gli utenti che non hanno usufruito di questo servizio e che hanno invece pagato tale quota come prevedeva all'epoca la legislazione, Nuove Acque ribadisce di aver sempre e correttamente applicato la legge.

Prima della sentenza della Corte Costituzionale del 2008, la normativa prevedeva questo canone, che è andato ad alimentare un fondo specifico destinato alla realizzazione di nuovi impianti di depurazione delle acque.

Successivamente alla sentenza, che riguarda tutti i gestori ivi compresi i Comuni, l'Autorità di Ambito n. 4 Alto Valdarno è stata la prima in Toscana a deliberare il rimborso e Nuove Acque è stato il primo gestore del servizio idrico integrato ad avviare le pratiche che sono tuttora in corso – nei tempi e nei termini previsti dalla legge – per una prima tranche che si aggira su 1 milione di euro. Peraltro, Nuove Acque ha subito pubblicato on line nel proprio sito www.nuoveacque.it la lista degli utenti aventi diritto, assicurando così la massima trasparenza e correttezza.

Infine, è fondamentale ricordare ai propri utenti che per beneficiare del rimborso è sufficiente una richiesta formale, che può essere inoltrata anche dal sito internet della società oppure con i canali tradizionali, lettera, fax, sportello e numero verde (800.391739, un servizio gratuito e attivo 24 ore su 24), fornendo semplicemente il codice servizio e il codice utente che si trovano in fattura. Non è necessario quindi rivolgersi ad un legale per un diritto acquisito, anche perché in questo caso l'utente dovrà sostenere in proprio le relative spese.