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CasaPound sul piano interprovinciale dei rifiuti

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CasaPound si dichiara contraria al Piano Interprovinciale dei Rifiuti appena varato. "Il progetto di un piano industriale per la raccolta e il trattamento giunge in ritardo di almeno dieci anni – si legge nella nota – e questo ritardo è ben visibile nell'anacronistica pianificazione approvata. Priorità assoluta affidata ad inceneritori e discariche, pochissima attenzione (e quasi nessun investimento) al settore del riutilizzo, delega delle criticità ad aree considerate "periferiche", come appunto il Valdarno."
"Sul PIR – prosegue il comunicato – grava prima di tutto una concezione sottosviluppata della "questione rifiuti": essi sono concepiti come un peso da smaltire, ed i provvedimenti contenuti nel piano aderiscono a questo punto di vista. Non a caso infatti, gli orizzonti temporali valutati sono relativi al "quando" le discariche in procinto di essere aperte e gli inceneritori in vista di accensione non basteranno più a contenere il problema. In secondo luogo non si regolamenta l'enorme afflusso di capitale pubblico a sostegno del piano in funzione occupazionale: in un momento di grave crisi economica ed energetica si continua a non concepire l'industria dei rifiuti come un mercato sul quale attrarre investimenti, come un'opportunità di sviluppo tecnologico, come un serbatoio di manodopera qualificabile. Nessuna attenzione è posta nei confronti di una razionalizzazione del sistema. Rimane in essere un coacervo di società a capitale misto, nel quale si confondono facilmente nomine per merito e nomine politiche. E su questo sistema pieno di buoni propositi e privo di una responsabilità centrale le amministrazioni locali e le forze politiche che controllano da sempre il nostro territorio traggono sostentamento per politiche troppo spesso riconducibili ad un non molto velato clientelismo. Il Piano non prevede sotto nessuna forma la partecipazione popolare al ciclo industriale dei rifiuti, unica garanzia di impegno sociale alla promozione di un sistema virtuoso. "
Infine – conclude la nota – si registra ancora una volta la volontà di scaricare sul Valdarno il peso del Piano. La nostra valle ha già dato il suo contributo al contenimento del "problema" rifiuti. Adesso, velata dietro l'ennesima dichiarazione d'intenti, si nasconde l'apertura dell'ennesima discarica. CasaPound Italia porterà in tutte le sedi istituzionali e politiche la propria battaglia a sostegno di un diverso modo di intendere l'amministrazione delle risorse pubbliche, tramite la promozione di un piano alternativo.