Arezzo – Per una vera, efficace riforma della pubblica amministrazione abbiamo bisogno di una riforma fiscale, istituzionale e professionale: questo è l’ impegno che ci siamo assunti, dice il Segretario Generale Cisl FP di Arezzo Patrizia Brizzi. E’ indispensabile per alleggerire il carico fiscale anche sui redditi dei lavoratori pubblici, detassando, come è già stato fatto per il privato, il salario accessorio, ed insieme per dare equità al sistema Paese e alla distribuzione della ricchezza.
L’Italia deve intraprendere una vera grande trasformazione della P.A. per un’architettura amministrativa più razionale, più trasparente, meno costosa per i cittadini e fondata sulla valorizzazione del suo patrimonio più grande, ma enormemente svilito e sottostimato : i professionisti pubblici!
Noi Cisl Fp rivendichiamo il nostro ruolo: come lavoratori pubblici siamo molto di più che rotelle della macchina burocratica, vogliamo che ognuno di noi sia messo in condizione di esprimere tutto il suo potenziale umano e professionale nel contesto di un’organizzazione che guarda non alla procedura ma al risultato: la soddisfazione del cittadino.
Una volta per tutte, vogliamo essere riconosciuti socialmente ed economicamente per quello che diamo,i settori pubblici sono pieni di persone qualificate e capaci, con un ricco bagaglio di studi e di esperienza.
Purtroppo, aggiunge ancora Brizzi, ogni volta che si parla di “riformare” la Pa si pensa a gerarchie e non a funzioni, a poltrone e non a competenze, a controlli e non a responsabilità, a tagli e non a investimenti
Serve una riorganizzazione selettiva della spesa pubblica: tagliare sprechi e inefficienze, senza dequalificare i servizi. E investire sulle tante professionalità della pubblica amministrazione.
Dalla revisione di spesa (spending review), e dai piani di razionalizzazione, devono venire i soldi per rinnovare i contratti dei lavoratori. Ormai Il fallimento dei tagli lineari, portati avanti da tutti i governi, è sotto gli occhi di tutti.
È al livello del singolo territorio o ente che vanno contrattate le soluzioni organizzative per rilanciare produttività ed efficienza, corretto utilizzo delle risorse, piani formativi e tecnologici, valorizzazione delle risorse umane, ed è a partire da lì che, attraverso le Rsu, bisogna costruire una vera cultura partecipativa nella pubblica amministrazione che valorizzi l’apporto di ciascun professionista pubblico al servizio di un progetto di sviluppo condiviso.
Per tutto ciò ribadiamo, conclude la Brizzi, l’importanza del voto alle rappresentanze sindacli unitarie.

Articlolo scritto da: Ufficio Stampa Cisl