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Gemellaggio Comuni Valdarno-Bosnia: visita in consiglio regionale

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Gemellaggio Comuni Valdarno-Bosnia: visita in consiglio regionale

Stamani la delegazione della Bosnia Erzegovina che da alcuni giorni si trova in Valdarno per la firma di un importante patto di gemellaggio è stata ricevuta in Consiglio Regionale della Toscana. Il progetto coinvolge i Comuni valdarnesi di San Giovanni Valdarno, Bucine, Cavriglia, Laterina, Pergine Valdarno e Pian di Scò, con i Comuni bosniaci di Srebenica, Gračanica, Lukavac, Doboj, Doboj Istok e Petrovo.

La delegazione bosniaca, composta dai sindaci e dai rappresentati delle municipalità coinvolte, accompagnata dai sindaci valdarnesi, è stata ricevuta nell’aula del Consiglio dai consiglieri regionali Enzo Brogi e Vincenzo Ceccarelli, che hanno dato loro il benvenuto e introdotto la relazione della dott.ssa Flavia Donati, responsabile delle attività di cooperazione internazionale della Regione Toscana, sui progetti attivi tra la nostra regione e l’area dei Balcani.

Il patto di gemellaggio è frutto di un percorso di collaborazione avviato da tempo, e che avrà come prime azioni due progetti, uno rivolto all’accesso all’istruzione dei bambini e l’altro dedicato ad un centro per chi è affetto da problemi mentali.

“Quello che è stato sancito in questi giorni è un importante patto di gemellaggio e collaborazione internazionale, che mette sei Comuni del Valdarno in diretto contatto con sei comuni bosniaci, che significativamente sono tre di fede cristiana e tre di fede musulmana, con lo scopo di creare un ponte tra le comunità e contribuire ad aiutare la Bosnia-Erzogovina a rimarginare le ferite di una terribile guerra civile” – ha dichiarato Enzo Brogi – “La Regione Toscana, con la propria tradizione e il proprio patrimonio di competenze in campo di cooperazione internazionale seguirà con attenzione il gemellaggio tra il Valdarno e la Bosnia Erzegovina, per fare in modo che il rapporto cresca nel tempo e si traduca in progetti e interventi in grado di aiutare le popolazioni a ricostruire il proprio futuro dopo un conflitto devastante”.