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CISL: il bilancio di un anno

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AREZZO – Fra pochi giorni, dice Marco Salvini segretario generale della CISL provinciale di Arezzo, saluteremo il 2012. Per il mondo del lavoro e non solo è stato un anno particolarmente difficile e, anche per la nostra provincia, la situazione, sostanzialmente, è stata in linea con quella nazionale.
Volendo entrare in merito ad alcuni aspetti ci preme evidenziare che, per quanto riguarda la cassa integrazione, la condizione aretina, rispetto al dato medio toscano, riporta un minore ricorso alla cassa integrazione ordinaria mentre cresce rispetto a quella speciale e in deroga. Dato questo, prosegue Salvini, non solo ci deve far riflettere ma anche valutare l’opportunità di ricorrere a nuovi accordi come quello di stipulare ed incentivare contratti di solidarietà in alternativa alla cassa integrazione che, come abbiamo avuto modo di costatare, permettono di gestire meglio il peso della crisi tra i lavoratori.
A fronte di ciò non possiamo non rammaricarci del saldo occupazione che porta il segno negativo. Circa 1000 unità in meno di cui la metà ha interessato piccole attività e di queste il 50% nei servizi. Mentre il dato che si riferisce alle assunzioni, seppur a tempo determinato, si attesta ad un + 41%.
Tra i settori con maggiore sofferenza, anche in provincia di Arezzo, vi è quello dell’edilizia. Nell’ultimo esecutivo CISL, sottolinea Salvini, abbiamo affrontato il problema e discusso di cosa si può fare per calmierare la crisi visto che non è, oramai, più possibile aspettare una possibile ripresa o sperare nell’avvio di grandi cantieri. Quello che nell’immediato è possibile realizzare è di invitare e stimolare le istituzioni locali ad istituire una agenda dei lavori cantierabili sia a livello locale che provinciale.
Altro aspetto che deve far riflettere è che, anche nell’aretino, visto il protrarsi di questo stato di difficoltà, è in aumento il numero di grandi aziende che ricorrono all’attivazione di procedure atte a concordare il debito con gli istituti bancari i quali, però, continuano a manifestare una certa resistenza.
Tuttavia, se nell’insieme la situazione si presenta a tinte fosche e pur vero che in questo fase di recessione qualche cosa di positivo sussiste. Ad esempio in Valdarno il distretto dell’alta moda e della calzatura non soggiacere alla crisi. Evidentemente qualità, originalità, innovazione, marketing insomma, il riconosciuto ed apprezzato Made in Italy, continua ad essere, a livello mondiale, una garanzia ricercata e questo lo dimostra anche l’arrivo di nuove ed importanti griffe che hanno scelto il Valdarno come zona di produzione. Fra l’altro si dimostra un fenomeno in controtendenza la difficoltà a reperire manodopera specializzata, ma anche apprendisti, soprattutto, nel settore calzature eleganti da donna. Non si può dire altrettanto per le confezioni, settore particolarmente trainante per la Valtiberina che, in questa ultima fase dell’anno, è particolarmente in sofferenza.
Il 2012 è stato un anno duro e difficile, conclude il segretario Salvini. A pagare il prezzo più alto sono stati, come spesso accade in questi casi, i lavoratori ai quali sono stati richiesti forti sacrifici; molti hanno perso il lavoro, in tanti si sono ritrovati nella difficile condizione di cassintegrati, altri si sono visti spostare anche di anni l’età pensionabile. E’ evidente, però, che in questo scenario di grave crisi tutti siamo chiamati ad operare, ognuno secondo il proprio livello di responsabilità, per invertire la tendenza negativa ed assicurare, quanto prima, la tranquillità necessaria per affrontare con speranza il futuro.
La CISL, fra pochi mesi celebrerà il congresso e, in questi 4 anni, ha sempre operato, a tutti i livelli, con responsabilità: non ha mai chinato la testa e quando si è trovata al tavolo delle trattative, con politici ed istituzioni, ha sempre agito per evitare pericolose derive (spesso da sola, perché abbandonati dai nostri tradizionali compagni di viaggio-CGIL).
Il cammino non sarà certo semplice, ma la determinazione e la volontà non mancheranno anche per affrontare il nuovo anno che è già alle porte.

Uffici Stampa
Cisl Arezzo

Articlolo scritto da: Cisl Arezzo